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Gli ultimi istanti di vita di Giulia Cecchettin: prova a fuggire, ma Turetta la raggiunge e la uccide

Video e registrazione sono stati mostrati in esclusiva a ‘Pomeriggio Cinque’. La trasmissione Mediaset ha pubblicato anche l’audio del testimone che la sera dell’11 novembre 2023 assistette all’aggressione di Turetta ai danni della ex fidanzata Giulia Cecchettin.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine esclusiva Pomeriggio Cinque
immagine esclusiva Pomeriggio Cinque

È la sera dell'11 novembre 2023. Giulia Cecchettin viene aggredita mortalmente dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Durante la puntata di oggi, lunedì 28 ottobre, ‘Pomeriggio Cinque ‘ha mostrato il video inedito di una telecamera di sorveglianza di una fabbrica nella zona di Vigonovo, in cui si vede la 22enne tentare la fuga dall'auto di Turetta, per poi essere raggiunta, bloccata e colpita dal ragazzo. A quel punto tutta la sua violenza si accanisce contro la persona che diceva di amare.

"In quel momento ho pensato di aver perso per sempre la possibilità di tornare insieme a lei". Ha risposto così, qualche giorno fa, Filippo Turetta nell’aula della Corte d’Assise di Venezia al pubblico ministero che gli chiedevo il motivo per il quale non avesse lasciato andare via Giulia dopo la fuga di quest'ultima dalla sua automobile. "Non avere più un rapporto, ho percepito questo: di perdere la possibilità di un rapporto", ha affermato. Per questo motivo l'ha colpita per ben 75 volte con i coltelli che si era procurato.

E durante la trasmissione condotta da Myrta Merlino è stato fatto sentire, sempre in esclusiva, anche l'audio della telefonata al 112 di un testimone della violenta aggressione dell'11 novembre 2023. "Salve, chiamo da Vigonovo e dal balcone di casa mia ho appena assistito a una scena di un ragazzo che picchiava una ragazza, però se ne stanno andando in questo momento, è una Grande Punto mi sembra, non riesco a capire. Sono saliti in macchina e se ne sono andati", esordisce l'uomo durante la telefonata con i carabinieri di Chioggia.

"Ho visto una ragazza che usciva dalla macchina e gridava aiuto, gridava aiuto…e poi ho visto la scena di questo ragazzo, che lei era a terra e lui la prendeva a calci però in questo momento se ne sono andati" aveva continuato l'uomo, che dal terrazzo di casa non aveva potuto leggere la targa dell'auto. "Vediamo se riusciamo a intercettare quest'auto però così, con questi dati, non è che abbiamo tanto" fu la risposta dei Carabinieri. "Ha ragione – replicò il testimone -, io vi ho chiamati direttamente perché non sapevo che cosa fare, avevo paura, volevo scendere, però, sinceramente ho avuto paura a mettermi in mezzo".

La domenica mattina, quando Gino Cecchettin si recò in caserma per denunciare la scomparsa, l’episodio non venne immediatamente collegato a quella segnalazione. Fu lo stesso testimone, dopo aver saputo tramite conoscenze dell’allerta per Giulia, a recarsi presso casa Cecchettin e raccontare ciò che aveva visto. Solo allora, a metà mattinata di domenica 12, cominciarono le indagini.

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