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Gli studenti italiani? Più bravi alle scuole elementari, ma non in matematica

Passando dalle elementari alle medie gli alunni italiani calano di rendimento, inoltre conseguono risultati migliori in italiano piuttosto che in matematica. È quanto emerge dalle indagini internazionali Pirls e Timss 2011.
A cura di Susanna Picone
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Passando dalle elementari alle medie gli alunni italiani calano di rendimento, inoltre conseguono risultati migliori in italiano piuttosto che in matematica. È quanto emerge dalle indagini internazionali Pirls e Timss 2011.

Come vanno i bambini italiani a scuola? Quali sono le loro materie “preferite” e quando riescono a raggiungere risultati migliori? Alcune risposte arrivano dalle indagini internazionali Pirls (Progress in Internationale Reading Literacy Study) e Timss (Trends in International Mathemarics and Science Study) 2011 che rilevano gli apprendimenti degli studenti in lettura al quarto anno di scolarità e in matematica e scienze al quarto e ottavo anno. In Italia, per l’indagine, sono stati coinvolti circa 4000 alunni delle scuole elementari e altrettanti delle scuole medie e i risultati mostrano innanzitutto che il loro rendimento cala nel passaggio dalle scuole primarie alle secondarie di primo grado. Inoltre gli alunni restano più bravi in italiano anche se, dai risultati delle indagini, è emerso (rispetto alla rilevazione del 2007) un miglioramento in matematica.

Più bravi in italiano che in matematica – Un rendimento migliore, quello in matematica, che arriva in terza media forse perché – secondo quanto è stato fatto notare dai responsabili dell’Invalsi – attraverso le loro prove c’è una maggiore attenzione a questa materia rispetto al passato. In termini di numeri si tratta di un miglioramento che ne vale 18 in più rispetto al 2007: si passa infatti da un punteggio di 480 a 498 e i risultati più lusinghieri valgono sia per i maschi che per le femmine. Il distacco con i Paesi asiatici (sempre i migliori in classifica, per esempio il punteggio della Corea è di 613) è comunque significativo. E se da un lato il rendimento è migliore in matematica non si può dire la stessa cosa per la lettura che, infatti, mostra qualche cedimento alle scuole elementari.

In ritardo le regioni del Sud Italia – Se dal 2001 al 2006 era stato evidenziato un miglioramento in italiano, nel 2011 si torna infatti ai livelli del 2001. Tra l’altro sono peggiorate proprio le ragazze, solitamente più brave rispetto ai maschi. Il calo di rendimento dalle scuole elementari alle medie si evince, per esempio, dai punteggi ottenuti in scienze: 524 in quarta elementare (punteggio superiore rispetto alla media Timss) ma 501 in terza media. Infine, i risultati “interni” all’Italia mostrano che, geograficamente, le regioni del sud sono in ritardo rispetto a quelle del centro-nord. Si tratta di differenze coerenti con quelle già emerse dalle prove nazionali dell’Invalsi e il ritardo del Mezzogiorno, già visibile alle elementari, peggiora col procedere del percorso di studi.

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