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Alessia e Giulia travolte da un treno a Riccione

Gli stivali, il cellulare e il tempo sui binari: i punti oscuri sulla morte delle sorelle a Riccione

Sono ancora molti i punti oscuri sulla morte di Giulia e Alessia Pisano, le due sorelle morte travolte da un treno a Riccione. L’inchiesta prosegue ma a molte domande forse non ci sarà mai risposta.
A cura di Antonio Palma
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Mentre l’intera comunità di Castenaso è distrutta dal dolore e si prepara all’ultimo saluto per Giulia e Alessia Pisano, le due sorelle di 16 e 14 anni travolte e uccise da un treno alla stazione di Riccione, sono ancora tantissimi gli interrogativi su una tragedia a cui nessuno sa dare una spiegazione logica.

Da testimonianze e ricostruzioni di chi ha assistito al dramma, infatti, non si è riusciti finora a ricostruire il motivo esatto del perché le due ragazze fossero su binari. In realtà sono molti i punti oscuri della dinamica dell’accaduto.

Dagli stivali che la più piccola si era tolta, ai cellulari non funzionanti, ai diversi secondi che le due avrebbero trascorso sui binari, nonostante le sirene di allarme del treno alta velocità che sopraggiungeva. Sono solo alcuni degli interrogativi sulla drammatica vicenda e che purtroppo forse resteranno per sempre senza soluzione.

“Tanti perché rimarranno senza risposta. Erano due ragazze molto responsabili, non me lo spiego” ha ammesso la mamma delle due sorelle che da qualche mese si era trasferita in Romania, suo paese di origine, ed è ritornata subito nel Bolognese appena appresa la notizia dall’ex compagno.

Il telefono rubato e la telefonata al padre di Giulia e Alessia

È stato proprio il papà a sentire per l’ultima volta Giulia e Alessia che lo hanno rassicurato al telefono pochi attimi prima della tragedia. Una telefonata partita dal telefono di un 24enne che le due ragazze avevano conosciuto la sera stessa nella discoteca di Riccione dove erano state e che ha dato loro un passaggio in stazione.

Il treno dopo l'incidente (Facebook)
Il treno dopo l'incidente (Facebook)

“Tranquillo papà. Il mio cellulare è scarico, a Giulia lo hanno rubato. Va tutto bene, stiamo andando in stazione e torniamo a casa” sono le ultime parole di Alessia, la più piccola delle due sorelle. È l’ultimo contatto prima della tragedia, avvenuta poco dopo.

Le due ragazze sarebbero state oltre 10 secondi sui binari a Riccione

Alcuni testimoni hanno riferito che le due ragazze erano scese sui binari ma erano quasi ferme quando è sopraggiunto il treno che ha lampeggiato coi fari e suonato per diversi secondi. La scena sarebbe durata almeno dieci secondi.

Alcuni hanno raccontato che Alessia si era tolta gli stivali poco prima di scendere sui binari ma avrebbe seguito la sorella, forse per avvertirla del pericolo ma nessuna delle due è riuscita ad evitare l’impatto col treno. Qualcuno le ha descritte che guardavano il convoglio come bloccate, altri che si sono girate.

Una dinamica che ha fatto sospettare anche un gesto volontario che però amici e parenti escludono indicando le ragazze come solari e con una grande voglia di vivere e fare progetti per il futuro. Un mistero che aggrava ulteriormente la sofferenza di genitori, familiari e amici distrutti da dolore di una perdita inspiegabile.

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