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Gli revocano la semilibertà e lui evade dal carcere di Bologna: detenuto scappa da una porta rimasta aperta

Un detenuto di 34enne di origine albanese è evaso dal carcere della Dozza di Bologna nella sera di ieri 28 marzo. Avrebbe sfruttato una porta rimasta aperta e avrebbe scavalcato un muro.
A cura di Giorgia Venturini
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Si cerca un detenuto di 34enne di origine albanese che nella sera di ieri 28 marzo è evaso dal carcere della Dozza di Bologna. Era stato appena informato della revoca della semilibertà: dalle prime informazioni infatti l'uomo poteva uscire e andare al lavoro ma pochi minuti prima di evadere aveva ricevuto la notizia della revoca del beneficio a causa di reati commessi durante la semilibertà.

L'uomo sarebbe riuscito ad allontanarsi verso le 22 durante il trasferimento dal reparto semilibertà all'interno del carcere: avrebbe sfruttato una porta rimasta aperta e in poco tempo avrebbe fatto perdere le proprie tracce. Tra le ipotesi quella che sarebbe riuscito anche a scavalcare un muro. Da subito sono scattate le ricerche da parte della polizia penitenziaria e altre forze dell'ordine. Lo si cerca per tutta la zona.

La polizia penitenziaria e il nucleo investigativo regionale hanno diramato foto e generalità del Detenuto evaso a Bologna a tutte le forze dell'ordine. Lo riferisce Domenico Maldarizzi, segretario nazionale UilPa Poizia penitenziaria. Che poi ha aggiunto: "Che l'istituto bolognese abbia grosse pecche strutturali, soprattutto nei sistemi di allarme e video sorveglianza è cosa nota visto che più volte è stato denunciato da questa organizzazione sindacale". E precisa: "Il personale è sottodimensionato e stanco, al contrario della popolazione detenuta che aumenta sempre più, un dato di fatto che sembra non interessare a nessuno. Le nostre continue richieste al Governo di deflazionare la popolazione detentiva e di investire in tecnologia e soprattutto in uomini, che ricordiamo che siamo carenti di 18.000 unità, passano inosservate e se a queste carenze si sommano mancanza di videosorveglianza e sistemi di allarme è sempre più probabile che accadono tali eventi".

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