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Gli italiani si sposano sempre meno, nel 2013 meno di 200mila nozze

Negli ultimi cinque anni -30% di matrimoni nel nostro Paese. Nel 2013 per la prima volta il numero dei matrimoni è sceso sotto quota duecentomila.
A cura di Antonio Palma
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Il matrimonio è diventato sempre più un optional per gli italiani. Come rivela l'ultimo report dell'Istat, infatti, sempre meno italiani pensano alle nozze, siano esse civili che religiose, con un tracollo netto soprattutto negli ultimi anni. Solo negli ultimi cinque anni, cioè dal 2008 al 2013, in effetti si è assistito in totale ad un calo di oltre il 30% nel numero di matrimoni. Se si guarda solo l'ultimo anno preso in considerazione dallo studio, invece, si scopre che nel 2013 per la prima volta nella storia nazionale il numero dei matrimoni è sceso sotto quota duecentomila. L'anno scorso infatti sono stati celebrati in Italia 194.057 matrimoni, oltre 13mila in meno rispetto al 2012. Un dato in linea con la tendenza alla diminuzione già in atto dal 2008 e che in totale fa arrivare a circa 53 mila le nozze in meno negli ultimi 5 anni, pari a oltre un quinto delle celebrazioni.

Sempre più matrimoni con rito civile

In generale la disaffezione degli italiani alle nozze è dimostrata anche dal calo dei matrimoni successivi al primo che sono scesi dai 34.137 del 2008 ai 30.691 del 2013. Sempre secondo i dati dell'istituito di statistica nazionale, chi decide di sposarsi sceglie sempre più il rito civile, soprattutto al nord, e lo fa in un regime di separazione dei beni. I matrimoni con rito religioso sono diminuiti negli ultimi 5 anni del 29% mentre quelli civili del 9%, quindi la quota di questi ultimi è salita nel 2013 al 42,5% rispetto al 36,8% del 2008. Nel dettaglio il matrimonio religioso resiste al sud mentre quello con rito civile ormai prevale al nord e al centro.

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