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Gli italiani lasciano a casa l’auto e lo stato perde miliardi di euro di imposte

Aumenta il prezzo della benzina e si riduce il gettito dello stato derivante dalle imposte. Da dicembre 2012 ad aprile 2014 lo stato ha perso 1,2 miliardi di euro.
A cura di Redazione
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Sempre più spesso gli italiani lasciano a casa auto e scooter. A confermare la tendenza al risparmio è il Centro Studi Promotor, che ha tirato le somme sui consumi dei carburanti per il primo quadrimestre del 2014. L'anno scorso il consumo di benzina e gasolio si era ridotto in litri del 20,9% rispetto al 2007, un trend che evidentemente non si ferma, dal momento che nel 2014 si è registrata un'ulteriore flessione dell'1,8%. L'ennesimo segno negativo che si accompagna ad una variazione di spesa di 19,518 miliardi di euro nei quattro mesi del 2014, ossia il -4,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. Scesa la spesa, è calato anche il gettito che lo stato ricava dalle imposte sui carburanti. A nulla è servito infatti il +0,1% di aprile 2014 rispetto allo stesso mese dell'anno scorso: nel quadrimestre le imposte sono state pari a 11,160 miliardi, equivalenti ad una flessione del 1,5% sullo stesso periodo del 2013. Da dicembre 2012 ad aprile 2014 il gettito dello stato derivante dal settore carburanti si è contratto di 1,2 miliardi di euro. Un dato che, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, dovrebbe imporre una riflessione sull'utilità dell'aumento delle accise in una fase di contrazione della spesa, ossia bisognerebbe chiedersi "se in presenza di questa situazione il Governo non debba valutare la possibilità di ridurre la tassazione dei carburanti (che è ai massimi livelli nella UE) non solo per stimolare l’economia e restituire potere di acquisto ai consumatori, ma anche per recuperare gettito attraverso l’incremento dei consumi". Stesso quest'anno, però, potrebbe scattare un nuovo aumento delle accise per coprire i costi dell'Expo.

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