Gli incontri in carcere tra Matteo Messina Denaro, le sorelle e la figlia: “Non mi pento”
È il ritratto di un uomo cinico quello che emerge dai colloqui in carcere di Matteo Messina Denaro, recluso a L’Aquila, che nelle scorse settimane ha potuto incontrare le sue sorelle e anche Lorenza Alagna, la figlia a cui vorrebbe dare il cognome. A parlare di questi colloqui è il quotidiano Repubblica.
L’ex latitante avrebbe, durante questi incontri, ribadito che non ha alcuna intenzione di collaborare con la magistratura. A far visita a Matteo Messina Denaro nel carcere a L'Aquila c'erano le tre sorelle, Rosalia, Bice e Giovanna. La prima, Rosalia, è a sua volta finita in carcere poco tempo dopo questo colloquio. “Non mi pento” le parole che, secondo quanto trapelato, Messina Denaro avrebbe pronunciato proprio durante questi incontri.
Nelle scorse settimane il boss ha incontrato in carcere anche Lorenza Alagna, oggi 26enne, nata dalla relazione con Francesca Alagna. Durante il colloquio con la figlia il boss l’avrebbe trattata con freddezza, rimproverandola di non averlo mai ringraziato per i regali. Lei, da parte sua, gli avrebbe detto di aver riallacciato i rapporti con le zie. E alla fine dell’incontro Messina Denaro avrebbe detto alla donna che se vorrà il suo cognome all’anagrafe, lui non si opporrà.
Il boss di Cosa Nostra negli anni aveva scritto di Lorenza Alagna, nata quando lui era già latitante, nei suoi diari. Diversi i messaggi che sono stati trovati nel covo di Campobello dai carabinieri dopo l'arresto. Il boss l’aveva definita, tra le altre cose, “degenerata nell’intimo”.
Lei, pur senza rinnegare il padre, anche dopo l’arresto non aveva voluto stabilire un contatto con lui e inizialmente non sembrava intenzionata a incontrarlo. Poi, la notizia del colloquio in carcere qualche settimana fa.