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Gli chiudono l’attività, lui: “Per protesta marcerò in mutande sull’Aurelia”

La storia di Bernardo Podda di Tarquinia, in provincia di Viterbo. Fino a ieri gestivano un chiosco di salumi e formaggi di produzione propria sull’Aurelia. Lì però dovrà passare la nuova autostrada Livorno-Civitavecchia. E così gliel’hanno demolito. Lui ha replicato così.
A cura di B. C.
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Farò una marcia di protesta sull’Aurelia con quello che Sat mi ha lasciato. Quindi in mutande”. E' questo l’annuncio di Bernardo Podda, uno dei due fratelli che fino a ieri gestivano un chiosco di formaggi all’uscita dell’autostrada Roma-Civitavecchia, nel territorio del comune di Tarquinia. Quella tratta però non esiste più come mostra la foto dell'interessato sul suo profilo Facebook. E con esso il chiosco di Podda. E' stato infatti smantellato per fare posto ad un tronco dell’autostrada Civitavecchia-Livorno. "Tutto quello che rimane della mia azienda. Grazie Sat" è la didascalia della foto dell'uomo postata sul suo profilo. Podda in mutande posa sui resti di quella che fino a pochi giorni fa è stato il suo mezzo di sostentamento. Il capanno è stato demolito ieri pomeriggio dopo che il  Tar del Lazio ha respinto la richiesta del sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola di sospendere almeno momentaneamente le ruspe. Da qui la volontà di Podda di marciare lungo l'Aurelia, in segno di protesta. Con solo le mutande addosso.

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