Gli attivisti di Ultima Generazione indagati a Padova per associazione a delinquere
Sono indagati a Padova per associazione per delinquere alcuni membri padovani del movimento "Ultima Generazione". L'ipotesi di reato è stata formulata dalla Digos della Questura, che indaga dal 2020, quando sono scattate le indagini che hanno portato alla prima perquisizione a casa di uno dei promotori del gruppo.
La Digos ha avviato le indagini in seguito alla comparsa, nel 2020, su alcune vetrine di negozi del centro cittadino appartenenti a grandi catene dell'abbigliamento, di numerosi manifesti a firma di un altro collettivo ambientalista, "Extinction Rebellion", in cui si criticavano gli investimenti sui "grandi affari distruttivi".
Dopo la prima perquisizione a quello che viene definito "uno dei promotori ed organizzatori del movimento ambientalista Ultima Generazione", la Digos ha individuato, anche monitorando riunioni periodiche tenute in un parco pubblico di Padova, gli altri membri dell'articolazione padovana di "Ultima generazione".
Tra le condotte contestate dalla Digos ci sono i blocchi alla circolazione stradale, il deturpamento o l'imbrattamento di immobili pubblici o privati con vernici, o di beni culturali come immobili di interesse culturale. In occasione di alcuni di questi blocchi la Polizia di Stato e quella Locale avevano evitato reazioni violente da parte degli automobilisti, con ripercussioni sul traffico cittadino delle ore di punta.
“Suonano come abnormi le accuse di associazione a delinquere contro esponenti di ‘Ultima generazione' a Padova. Secondo noi questo fenomeno di contestazione va compreso e ascoltato e non perseguito come se si trattasse di una banda di delinquenti abituali”, il commento di Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera che in una nota ha espresso "solidarietà agli esponenti di Ultima generazione indagati".
