Gli Angeli del fango, l’orgoglio di Genova
Nel giorno in cui infuriano le polemiche sull'operato del sindaco Marco Doria e della protezione civile (non sono mancate le richieste di dimissioni per Franco Gabrielli), loro meritano un ulteriore encomio. Sono stati ribattezzati, forse con troppa enfasi, gli "angeli del fango": centinaia di ragazzi che, come già dopo l'alluvione del 2011, non si sono persi d'animo e si sono messi completamente al servizio della città. Da ore e ore sono al lavoro, sia a Genova che nei paesi limitrofi, per liberare le strade, pulire vicoli e tombini, spalare il fango dalle cantine e dai garage: un lavoro incredibile, approcciato con enorme spirito di sacrificio e con una vitalità che è anche un messaggio importante per una regione che vuole ripartire al più presto.
Le immagini solo eloquenti ed i racconti dei cittadini genovesi testimoniano quanto l'apporto di questi ragazzi sia fondamentale, sia sul piano pratico che su quello morale.
Ancora una volta, a giocare un ruolo decisivo sono stati i social network, da facebook a twitter, dove la mobilitazione ha raggiunto picchi enormi, con adesioni sempre nuove: