Il carabiniere Giangrande torna a casa: “Solo Gesù può perdonare l’attentatore”
"Solo Gesù può perdonare Preiti": così il carabiniere Giuseppe Giangrande, tornato a casa dopo una lunga degenza in ospedale, conseguenza delle ferite del 28 aprile, quando un uomo gli sparò a bruciapelo davanti a Palazzo Chigi a Roma, preferisce non parlare del perdono al suo attentatore, Luigi Preiti: "Non mi posso sostituire a Gesù – afferma -. L'unico che può perdonarlo è lui". Giangrande, 51 anni, dopo i mesi passati nel centro di riabilitazione vicino a Imola, è rientrato nella sua abitazione a Prato con la figlia Martina. Intanto i giudici hanno respinto l'ipotesi che Preiti fosse "incapace di intendere e di volere"; e il prossimo 21 gennaio ci sarà il processo. "Voleva attaccare la politica e quando gli ho detto che di li' non poteva passare ha sparato a noi, i servitori dello Stato" aggiunge il carabiniere."Vivrò in un altro modo – conclude – e cercherò di farlo al meglio".