Giulia Innocenzi offre lavoro (gratis). Due anni fa scrisse: “Il lavoro va sempre retribuito”
Anche Giulia Innocenti, giornalista di Servizio Pubblico e paladina – a suo dire – dei deboli e degli oppressi, è caduta nella tentazione di offrire un lavoro non retribuito. Sulla sua pagina facebook ieri ha infatti scritto: "AAA INFORMATICO CHE VUOLE MIGLIORARE IL MONDO CERCASI! Sei uno smanettone che ha voglia di dedicare le sue capacità a una buona causa che potrebbe generare grandissimi benefici a chi ne ha più bisogno? Hai voglia di far partire un progetto su cui spendere un po' di tempo nel mese di giugno e luglio? E avresti voglia di fare tutto questo aggratis? Se la risposta a queste 3 domande è sì (cioè se sei uno che ne capisce di questioni informatiche, hai un po' di tempo libero da ora fino a luglio, e hai voglia di farlo gratuitamente, visto che si tratta di fare del bene), allora sei la persona giusta per il progetto più giusto che ci sia! Purtroppo non posso scrivere di più perché le idee vanno prima applicate, poi raccontate nella pratica. Quindi se sei interessato puoi mandarmi un'email (giulia.innocenzi@gmail.com) raccontandomi chi sei (CV, o progetti che hai realizzato, profilo Linkedin, o quello che ti pare). La persona che riterrò col profilo più consono per il progetto che ho in mente sarà poi quella con cui lo realizzerò. Terrò comunque tutti aggiornati sugli sviluppi. Grazie a chi vorrà darmi fiducia: credo molto in questo progetto, che si può realizzare con poco ma che potrebbe aiutare molti".
L'annuncio della bella Giulia non è passato inosservato ed ha attirato una selva di commenti critici. Si va da un semplice "Il lavoro si paga" fino a "Nisba, se vuoi del volontariato esponi chiaramente il progetto", passando per "Interessante, io proporrei a Lei di lavorare ‘aggratis', senza stipendio e benefit! In fondo col Suo lavoro fa del bene a tutti no? Un popolo informato è un popolo migliore!". Ma le stilettate sono centinaia e la Innocenzi sembra non essersene neppure accorta, visto che poche ore dopo – con un altro post – ha comunicato: "Sono letteralmente commossa: nelle prime 3 ore ho ricevuto 80 email di persone con incredibile professionalità e tanta voglia di cambiare il mondo :))) Chiuderò la ‘posizione' domenica a mezzanotte, cosicché potremo subito cominciare a formare la squadra e realizzare il progetto. Nel frattempo contatterò tutti quelli che hanno dato con sorprendente altruismo la propria disponibilità".
Eppure fu lei, non più tardi di due anni fa, a pubblicare un post sul suo blog nel quale rivendicava: "Michele (Santoro, ndr) è disposto a restare in Rai per un euro a puntata? Per quanto mi riguarda il lavoro deve essere retribuito: mi appassiona, ma devo pensare anche a campare!". Poi argomentava: "Stare qui a spiegare perché il lavoro debba essere retribuito mi fa ridere, e quindi evito. Ci tengo solo a sottolineare che quelli di destra hanno la malsana idea che quelli di sinistra vadano avanti a bacche e latte appena munto, e quindi non abbiano bisogno di soldi per sopravvivere. Purtroppo ci servono, e quindi a un lavoro – solitamente – deve corrispondere uno stipendio, che uno voti Bersani o Berlusconi". Domanda per Giulia: chi si prenderà la briga di realizzare il suo sito internet va tira avanti a latte appena munto e bacche?