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Omicidio Giulia Cecchettin

Giulia e Filippo spariti in Veneto: “C’è il bisogno di tutti, fate le foto se vedete la Punto nera”

L’avvocato Stefano Tigani, che assiste il padre di Giulia Cecchettin, a Fanpage.it: “Sono momenti di grande ansia per la famiglia perché più le ore passano più l’angoscia aumenta, ma non perdiamo la speranza”. La sorella della ragazza scomparsa insieme all’ex: “Lui era molto possessivo, usava su di lei ricatti emotivi”.
A cura di Antonio Palma
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Sono ore di ansia e preoccupazione in tutto il Veneto per la sorte di Giulia Cecchettin e dell'ex fidanzato Filippo Turetta, la coppia di 22enni sparita nel nulla sabato sera e di cui per ora non vi è traccia concreta, nonostante le ricerche. Nonostante i giorni trascorsi, la speranza di ritrovarli in vita, però, non diminuisce tra famigliari e amici, come ha confermato a Fanpage.it il legale del papà della 22enne di Vigonovo.

“Sono momenti di grande ansia per la famiglia perché più le ore passano più l’angoscia aumenta, ma il papà e la famiglia di Giulia non perdono nessuna speranza”, ha spiegato l’avvocato Stefano Tigani che assiste il padre di Giulia Cecchettin. “La procura sta lavorando assiduamente ed è importante che se ci siano segnalazioni di avvistamenti”, ha aggiunto il legale. Anche oggi infatti sono riprese le ricerche nell'area tra Vigonovo e Treviso.

In volo si è alzato un elicottero dei vigili del fuoco mentre squadre appiedate proseguono le ricerche a terra. I soccorsi questa mattina faranno il punto della situazione per capire su quali zone concentrare le operazioni.

A questo proposito lo stesso legale ha lanciato un appello chiedendo a tutti di lanciare segnalazioni solo se puntuali e precise. “Davvero c’è il bisogno dell’aiuto di tutti, sono ore determinanti per la ricerca e il ritrovamento dei ragazzi. È importante però che, se ci sono segnalazioni di avvistamenti, che queste vengano fatte in maniera precisa e che siano davvero sicure perché si rischia di fare perdere tempo agli investigatori che devono star lì a capire e vagliare ogni segnalazione che poi può rivelarsi infondata”, ha spiegato l’avvocato.

Tra il papà e la famiglia di Giulia “c’è molta apprensione in questi momenti ma non perdono nessuna speranza, ma soprattutto sono lucidi che è molto difficile ma sanno che c’è bisogno di tener duro ora” ha concluso l’avvocato.

“Non abbiamo segnalazioni certe ma speriamo che quell’auto ad un certo punto si fermi, se vedete la Fiat punto nera fate le foto col telefono e mandatele alle forze dell’ordine così non siamo costretti a verificare ogni volta e questo toglie tempo alle indagini”, hanno dichiarato la zia e sorella di Giulia.

Ieri pomeriggio era stata diffusa la notizia che la Fiat Punto era ancora in movimento almeno fino alla notte precedente. I Carabinieri per hanno confermato che l'ultimo avvistamento certo della targa risale alle 9.07 di domenica 12 novembre, nei pressi della località Ospitale, sulla 58 di Alemagna, nella direzione da Cortina a Dobbiaco.

Secondo la famiglia di Giulia, il rapporto tra i due giovani erano molto complicati. “Lui era molto possessivo e usava su di lei dei ricatti emotivi per continuare a vedersi. Diceva ‘Sei l’unica persona che mi è rimasta, se vai via tu non ho più niente' e Giulia, essendo buona cedeva, anche se io la mettevo in guardia”, ha rivelato la sorella della 22enne.

Interviste di Elia Cavarzan

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