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Omicidio Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin, perché Turetta va direttamente a processo e cosa implica: l’analisi dell’esperto

Daniele Bocciolini, avvocato penalista, spiega a Fanpage.it cosa implica la decisione di Filippo Turetta di rinunciare all’udienza preliminare e andare direttamente a processo per l’omicidio dell’ex fidanzata, Giulia Cecchettin: “Non c’è sconto di pena”.
Intervista a Daniele Bocciolini
avvocato penalista, esperto in diritto penale minorile e Scienze Forensi, Consigliere Pari Opportunità e Commissione Famiglia e Minori dell'Ordine degli Avvocati di Roma. 
A cura di Ida Artiaco
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Filippo Turetta
Filippo Turetta
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Anche se Filippo Turetta ha scelto di rinunciare all'udienza preliminare e andare direttamente a processo per l'omicidio dell'ex fidanzata, Giulia Cecchettin, di cui è accusato, potrebbe non evitare l'ergastolo. "L'unico vantaggio, in sostanza, è quello di ridurre i tempi in cui ottenere una sentenza". Parola di Daniele Bocciolini, avvocato penalista, esperto in diritto penale minorile e Scienze Forensi, Consigliere Pari Opportunità e Commissione Famiglia e Minori dell'Ordine degli Avvocati di Roma, che ha Fanpage.it ha spiegato dal punto di vista giuridico cosa significa la decisione annunciata ieri dal legale del ragazzo, Giovanni Caruso, e cosa implica.

Avvocato Daniele Bocciolini
Avvocato Daniele Bocciolini

Perché Filippo Turetta ha deciso di andare direttamente a processo?

"Nel momento in cui riceve la notifica dell'udienza preliminare, l'imputato per legge ha facoltà di rinunciare alla celebrazione dell'udienza preliminare, richiedendo il giudizio immediato, cioè l’imputato può chiedere l’immediata celebrazione dell'udienza dibattimentale. La richiesta di giudizio immediato va proposta con dichiarazione presentata in cancelleria almeno tre giorni prima della data prevista per l'udienza preliminare. L'imputato dovrà notificare l’atto di rinuncia al pubblico ministero e alla persona offesa. Successivamente, il giudice emette decreto di giudizio immediato".

È prevista qualche forma premiale per questa scelta?

"Come è noto, l’udienza preliminare è un'udienza filtro: serve ad evitare le imputazioni azzardate. Nel caso in cui si ritenga che gli elementi raccolti dal Pm non sono tali da far pensare a una ragionevole previsione di condanna, il Gup deve emettere sentenza di non luogo a procedere. Nel caso di specie, le risultanze investigative sono così forti e granitiche che appare oggettivamente impossibile l'ipotesi di una sentenza di non luogo a procedere essendo certo invece il decreto che dispone il giudizio. Per questo motivo, anche probabilmente per evitare inutili lungaggini processuali, l’imputato ha scelto di andare direttamente a processo davanti alla Corte di Assise".

Potrebbe evitare l’ergastolo rinunciando all’udienza preliminare?

"Deve precisarsi che il giudizio immediato non presenta alcun vantaggio per l’imputato: non c’è nemmeno uno sconto di pena come nel diverso giudizio abbreviato che nel caso di specie non appare azionabile trattandosi di delitto punito con la pena dell’ergastolo. L’unico vantaggio, in sostanza, è quello di ridurre i tempi in cui ottenere una sentenza. La scelta di rinunciare all’udienza preliminare, quindi, non sarà presa in alcun modo in considerazione dai Giudici in Corte di Assise".

Perché non è stata chiesta la perizia psichiatrica?

"Ho apprezzato molto la scelta del collega di non avanzare richieste di perizia psichiatrica. La trovo una scelta consapevole e giusta. Bisogna cominciare a capire che la difesa nei delitti di questa specie non necessariamente deve sempre fondarsi sulla perizia psichiatrica; nè tantomeno i giudici hanno l’obbligo di disporla ogni volta che viene richiesta. A mio sommesso giudizio, è opportuno richiederla nei casi in cui ci sono sotto il profilo dell’anamnesi, pregressi psichiatrici (precedenti ricoveri, disturbi ecc) che possano far sorgere il sospetto che quando il fatto è stato commesso il soggetto non era imputabile per un vizio parziale o totale di mente. In tutti gli altri casi, il processo deve fondarsi su altro. In questo caso, la difesa ha lo scopo di far cadere la circostanza aggravante della premeditazione".

Cosa succede adesso e che tempi ci sono?

"Ora i tempi si accorciano inevitabilmente: saltandosi le udienze di luglio previste per l’udienza preliminare, a breve il GUP emetterà decreto di giudizio immediato, fissando già la data della citazione dinanzi alla Corte di Assise per la prima udienza".

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