Giulia Cecchettin, parla il testimone delle tracce di sangue. Campione prelevato dalla sorella per il Dna
Continuano le ricerche di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa nella serata di sabato 11 novembre, dopo un'uscita al centro commerciale con l'ex fidanzato Filippo Turetta. La giovane, secondo le prime informazioni, era stata trattenuta con la forza dall'ex fidanzato che poi aveva rimesso in moto l'automobile facendo perdere le sue tracce.
Il cellulare di Filippo Turetta sarebbe stato localizzato per l'ultima volta a Fossò, dove i carabinieri hanno subito concentrato i loro sforzi investigativi. A far temere il peggio per la ragazza, prossima alla discussione della sua tesi, le macchie di sangue segnalate sull'asfalto della zona industriale del piccolo comune. I due ex fidanzati sarebbero stati visti litigare sabato sera ad alcune centinaia di metri dal luogo in cui sono state segnalate le tracce ematiche.
A Mattino Cinque ha parlato l'uomo che per primo ha chiamato le forze dell'ordine davanti alle macchie di sangue sull'asfalto. "Erano grandi – ha raccontato – di circa 25 o 30 centimetri. Alle 7.30 del mattino le ho viste e le ho segnalate a chi di competenza. Erano quasi a intervalli regolari, come se qualcuno stesse scappando mentre perde sangue. Dalla mia azienda queste macchie si estendono per decine di metri, fino a quando non si arriva a una macchia di sangue più grande che si estende sulla strada e sul marciapiede. Come se qualcuno si fosse accasciato a terra prima di sparire" ha concluso.
Le forze dell'ordine, secondo quanto dichiarato, hanno fatto tutti i rilievi del caso e poi hanno lasciato la zona. Per capire se le tracce ematiche siano o meno quelle di Giulia, potrebbe essere prelevato un campione di sangue dalla sorella per individuare il Dna da confrontare. Ieri i carabinieri di Vigonovo (Venezia) hanno chiesto al padre di Giulia Cecchettin di poter visionare il pc in cerca di tracce utili al ritrovamento dei due giovani scomparsi da sabato sera.