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Omicidio Giulia Cecchettin

Omicidio Giulia Cecchettin, la sorella Elena sul corteo del 25 novembre a Roma: “Potrei esserci”

Elena Cecchettin, sorella di Giulia, potrebbe partecipare alla grande manifestazione organizzata da Non Una Di Meno sabato 25 novembre, giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Lo ha fatto sapere la ragazza che, dopo il femminicidio della sorella, si è espressa spesso sulla violenza di genere.
A cura di Eleonora Panseri
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"Il 25 novembre al corteo di Roma? Potrei esserci". A dirlo all'Ansa è Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, la ragazza di 22 anni vittima del 105esimo femminicidio del 2023. L'ex fidanzato Filippo Turetta dovrà rispondere delle accuse di omicidio aggravato e sequestro di persona. Attualmente detenuto in Germania ma che dovrebbe rientrare nei prossimi giorni in Italia.

Circa la possibilità di una sua partecipazione alla manifestazione nazionale di Non Una Di Meno a Roma nella giornata per l‘eliminazione della violenza sulle donne, sabato 25 novembre, la ragazza ha fatto sapere: "Potrei esserci, come non potrei esserci, ora vivo alla giornata".

La battaglia di Elena Cecchettin contro la violenza di genere

Nei giorni scorsi, dopo il ritrovamento del corpo della sorella nel lago di Bracis, in provincia di Pordenone, Elena ha pubblicato sui suoi social molti messaggi contro la violenza di genere e ha parlato più volte della necessità di un cambiamento concreto.

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"Credo fermamente che la differenza non debba essere sulle spalle delle donne, anzi. Gli uomini devono fare mea culpa, anche chi non ha mai fatto nulla, anche chi non ha mai torto un capello", aveva detto in un appello.

"Io sono sicura che nella vostra vita  c'è stato almeno un episodio in cui avete mancato di rispetto ad una donna in quanto donna, in cui avete mancato di rispetto a qualcuno solo perché donne, avete fatto catcalling o commenti sessisti con i vostri amici. L'ironia da spogliatoio non va bene", aveva aggiunto ancora, rivolgendosi direttamente agli uomini.

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"Fatevi un esame di coscienza e poi imparate da questo episodio e iniziate a richiamare anche i vostri amici perché da voi deve partire questo. Noi donne possiamo anche difenderci ma finché gli uomini non si renderanno conto del privilegio che hanno in questa società non andremo da nessuna parte. Fatelo per mia sorella".

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