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Omicidio Giulia Cecchettin

Trovato il corpo di Giulia Cecchettin vicino al lago di Barcis: era scomparsa con l’ex fidanzato

È di Giulia Cecchettin il corpo recuperato questa mattina nel lago di Barcis a Pordenone, dove si stavano concentrando le ricerche dei due ex fidanzati scomparsi da sabato scorso. Lo apprende Fanpage.it da fonti investigative.
A cura di Ida Artiaco
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È di Giulia Cecchettin il cadavere della giovane donna recuperato questa mattina dalle forze dell'ordine nel lago di Barcis a Pordenone. La 22enne veneta era scomparsa da sabato 11 novembre insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta. La conferma è arrivata dalla Procura di Venezia.

La notizia del ritrovamento del corpo, anticipata da Quarto Grado, è stata confermata a Fanpage.it da fonti inquirenti. Il corpo pare si trovasse in un canalone tra la zona del lago e Piancavallo. Pare indossasse gli abiti che aveva il giorno della scomparsa. Sul cadavere recuperato verranno effettuati i prelievi di tessuto e di sangue per estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei familiari di Giulia.

La famiglia della ragazza si è chiusa nel silenzio insieme agli avvocati nella loro casa di Vigonovo. Il padre è invece uscito insieme ai carabinieri.

Come aveva spiegato in un video su Instagram Gianluigi Nuzzi, conduttore della trasmissione di Rete 4, "è una notizia che non avremmo mai voluto dare, ma un cadavere è stato recuperato nelle ultime ore nei fondali del lago di Barcis in provincia di Pordenone da parte dei vigili del fuoco. Si tratta ora di capire se il corpo di questa giovane donna è quello di Giulia". Poi dopo qualche minuto è arrivata la conferma.

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Erano ormai sette giorni che si cercavano i due giovani, che si erano separati lo scorso agosto. Al punto che Giulia sabato scorso ha accettato l'invito di Filippo di incontrarsi in centro commerciale di Vigonovo. Poi, il nulla. Dopo la denuncia dei genitori di entrambi alle forze dell'ordine, le ricerche si sono allargate dalla provincia di Venezia a quelle di Padova, Treviso e Pordenone, oltre che in Alto Adige, seguendo i movimenti della Fiat Punto di Turetta.

Nella giornata di ieri si era arrivati ad una prima svolta, con l'iscrizione del nome di Filippo nel registro degli indagati per tentato omicidio. Secondo la Procura, si è trattato di un atto dovuto per consentire attività necessarie e irripetibili, per non lasciare inesplorati tutti gli spunti investigativi. Sempre ieri, nel corso delle ricerche, sono state trovate tracce di sangue a terra, nel parcheggio di Fossò a pochi passi dallo stabilimento di Dior, circondato dalle telecamere le cui riprese sono state acquisite dalle forze dell'ordine.

Intanto, sarebbe stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Lo apprende l'Ansa da una fonte qualificata. Nessuna traccia, invece, per il momento ancora di una presenza anche in Alto Adige, che dista infatti solo pochi chilometri da Lienz. Ora gli sforzi investigativi sono tutti concentrati nella ricerca del ragazzo.

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