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Giubileo, Papa Francesco: “La salvezza è sempre gratis, non si paga e non si compra”

“State attenti che non ci sia qualcuno troppo svelto che dice che bisogna pagare per attraversate la Porta Santa” ha avvertito il Pontefice, aggiungendo: “La salvezza è gratis”
A cura di Antonio Palma
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"Quando attraversate la Porta Santa, state attenti che non ci sia qualcuno troppo svelto o furbo che dice che bisogna pagare. No, la salvezza non si paga e non si compra: la salvezza è Gesù, e Gesù è gratis". Lo ha affermato oggi Papa Francesco rivolto ai fedeli giunti in Piazza San Pietro in occasione della consueta udienza generale del mercoledì. "La porta è lui stesso che parla di quelli che fanno entrare non come si deve e semplicemente dice che sono ladri e briganti. Allora state attenti: la salvezza è gratis" ha avvertito il Pontefice nell'ultima udienza pre natalizia in un piazza insolitamente poco affollata con circa 15mila fedeli. "Quando attraversiamo quella Porta è bene ricordare che dobbiamo tenere spalancata anche la porta del nostro cuore perché deve essere segno di una vera conversione del nostro cuore" ha poi spiegato Bergoglio nella sua catechesi incentrata sul Giubileo straordinario della Misericordia.

"Domenica scorsa è stata aperta la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano, e si è aperta una Porta della Misericordia nella Cattedrale di ogni diocesi del mondo, anche nei santuari e nelle chiese che i vescovi hanno detto di farlo, il Giubileo è in tutto il mondo, non solo a Roma" ha poi ricordato il Papa, spiegando: " Ho desiderato che questo segno della Porta Santa fosse presente in ogni Chiesa particolare, perché il Giubileo della Misericordia possa diventare un'esperienza condivisa da ogni persona, il segno visibile della comunione universale. Possa questa comunione ecclesiale diventare sempre più intensa, perché la Chiesa sia nel mondo il segno vivo dell'amore e della misericordia del Padre".

Il Papa ha tenuto a sottolineare che "la misericordia e il perdono", caratteristiche di questo Giubileo, "non devono rimanere belle parole, ma realizzarsi nella vita quotidiana perché amare e perdonare sono il segno concreto e visibile che la fede ha trasformato i nostri cuori e ci consente di esprimere in noi la vita stessa di Dio". "Amare e perdonare come Dio ama e perdona. Questo è un programma di vita che non può conoscere interruzioni o eccezioni, ma ci spinge ad andare sempre oltre senza mai stancarci, con la certezza di essere sostenuti dalla presenza paterna di Dio. Questo grande segno della vita cristiana si trasforma poi in tanti altri segni che sono caratteristici del Giubileo" ha concluso Bergoglio.

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