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“Giù le mani dall’ospedale di Mussomeli”: una protesta per dire no al taglio di 28 letti (FOTO)

Sarebbero 28 i letti dell’ospedale di Mussomeli che verrebbero tagliati a causa del piano di rimodulazione in discussione all’Ars. Così medici, infermieri, politici e cittadini sono scesi in piazza con una protesta singolare.
A cura di Fabio Giuffrida
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Accade a Mussomeli, comune di appena 11 mila abitanti nella provincia di Caltanissetta in Sicilia. Una protesta che è stata organizzata per mostrare dissenso al presunto taglio di 28 letti al nosocomio locale: infatti alla VI commissione dell'Ars è in discussione una bozza del documento per il piano di rimodulazione dell'ospedale. Dopo l'occupazione dell'aula consiliare, dunque, medici, infermieri, politici e cittadini si sono dati appuntamento davanti al Municipio per mettere in scena una singolare protesta (che si rifà alle scene dell'album dei Pink Floyd "A momentary lapse of reason" come ci segnala il lettore Giuseppe Mulè): hanno posizionato in strada 28 letti, ognuno dei quali con una lettera che componeva la scritta "Giù le mani dall'ospedale di Mussomeli". Oltre ai letti, è apparsa una culla con un bambolotto. Hanno protestato anche i 13 sindaci dei Comuni del comprensorio e i consiglieri comunali. Queste le parole del Sindaco di Mussomeli Salvatore Calà all'Adnkronos:

La tensione è alta e il timore è che, in mancanza di risposte positive, la rabbia possa esplodere con iniziative di protesta più forti.

La Commissione Sanità dell'Ars visiterà il territorio nella giornata del 27 Gennaio. Queste le richieste del Sindaco:

Non chiediamo che vengano incrementati i posti letto ma solo che sia mantenuto il livello attuale di assistenza. Depotenziare alcuni reparti trasformandoli da unità operative complesse ad unità semplici significherebbe negare il diritto alla salute a migliaia di persone.  

"Giù le mani dall'ospedale di Mussomeli"
"Giù le mani dall'ospedale di Mussomeli"

Il piano del Governo prevede la chiusura del punto nascita:

Abbiamo ottenuto dall'Esecutivo la proroga di un anno ma resta uno scoglio da affrontare. Da Crocetta abbiamo ottenuto rassicurazioni sul fatto che l'ospedale non chiude. Ci aspettiamo dall'audizione della Commissione Sanità dell'Ars le prime risposte concrete.

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