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Gismondo dopo il convegno dell’ultradestra tedesca: “Non sono negazionista ma ingenua”

La microbiologa del Sacco di Milano Maria Rita Gismondo sotto accusa dopo il convegno con l’ultradestra tedesca a Berlino si scusa in una intervista a Repubblica: “Mi assumo tutte le responsabilità di essere stata così in buona fede da non pensare che le mie dichiarazioni potessero venire distorte da degli estremisti. Per me era un discorso tra scienziati”.
A cura di Susanna Picone
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Travolta dalle polemiche per l'invito accettato a Berlino dall'Afd, partito di estrema destra tedesco che per mesi si è battuto contro le restrizioni anti-Covid, la microbiologa del Sacco di Milano Maria Rita Gismondo ha replicato correggendo e spiegando le sue dichiarazioni. In un'intervista rilasciata a Repubblica, Gismondo ha detto di essere pentita e ha anche definito un "problema neurologico" il negazionismo."Non voglio assolutamente essere associata a chi combatto tutti i giorni”, ha dichiarato replicando appunto a quanto emerso nelle scorse ore. Nell'intervista Gismondo spiega i motivi per i quali aveva accettato quell'invito: "Sono un'ingenua. Quando ho ricevuto l'invito al Bundestag, sulla lista c'erano altri accademici e una persona del ministero della Salute. Non ho guardato il simbolo, pensavo fosse una società scientifica”, ha detto. Per poi parlare anche di negazionismo: "Chi lo è dovrebbe farsi un giro nell'ospedale dove lavoro, dove faccio notte e giorno diagnosi di Covid".

La microbiologa del Sacco: "Era discorso tra scienziati"

Sul fatto di aver detto di "non credere assolutamente ai dati ufficiali del governo" italiano, la microbiologa del Sacco ha risposto: "Ho detto semplicemente quello che dicono anche i dati dell'Istituto superiore di Sanità, senza togliere nulla alla gravità dei morti per qualsiasi causa. L’89 percento dei deceduti hanno almeno altre tre o quattro patologie e il 10-12 percento non avevano altre patologie. Ma non è per sminuire, è per tutelare le persone al rischio". In generale, "mi assumo tutte le responsabilità di essere stata così in buona fede da non pensare che le mie dichiarazioni potessero venire distorte da degli estremisti. Per me era un discorso tra scienziati”.

Le dichiarazioni di Gismondo sui camion con le bare a Bergamo

Gismondo in quella occasione a Berlino aveva parlato di una situazione in Italia all'inizio dell'emergenza sanitaria di estrema "confusione, con così tanti dati e con dati falsi”. “Possiamo definire il Covid un'infezione opportunistica, non la primaria", aveva detto tra le altre cose. Alla domanda su cosa ne pensasse dei camion militari di Bergamo aveva risposto: "Non posso dire niente, ero nel mio laboratorio. Ho visto le immagini in tv. Penso che non sia stata una scelta giusta mandare in onda queste immagini che hanno creato un impatto negativo a livello psicologico, la gente è andata nel panico e in confusione. Il governo deve dare sicurezza e tranquillizzare le persone". "Era una domanda assurda, ma do per scontato che ci fossero le bare e i cadaveri”, ha replicato ora nell’intervista.

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