Giovanni Custodero, oggi a Fasano il funerale del “calciatore guerriero”
L'ultimo saluto a Giovanni Custodero verrà dato oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa Santa Maria del Carmine a Pezze di Greco, nel comune di Fasano. Al funerale del 27enne, la cui battaglia contro un sarcoma osseo ha commosso tutta l'Italia, sono attese migliaia di persone: soprattutto nell'ultima settimana infatti in moltissimi si erano avvicinati alla sua storia apprendendo non solo della malattia contro cui si batteva, ma soprattutto del lungo calvario che aveva dovuto sostenere in questi anni e che aveva deciso di sospendere, facendosi sedare alla fine delle feste natalizie, periodo che Giovanni aveva trascorso insieme alla famiglia e ai suoi più cari amici. "Troppo forte il dolore", aveva scritto in un post su Facebook spiegando la sua decisione di entrare in coma farmacologico.
Il sindaco di Fasano: "Intitoleremo a Giovanni Custodero il nuovo palasport"
Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano, ha proposto ieri di intitolare a Giovanni Custodero il nuovo palazzetto dello sport della città."Sarebbe il ringraziamento più giusto da parte della città, sarebbe il messaggio più bello: l’insegnamento di Giovanni non morirà mai". Il primo cittadino ha spiegato: "Giovanni Custodero è diventato in questi anni il simbolo di quanti lottano ogni giorno contro la malattia e la sofferenza, con una forza d’animo che è di esempio per tutti. A nome mio personale e di tutta la città, che in queste ore sta manifestando alla famiglia tutta la sua vicinanza, con un calore e un affetto che mi rendono orgoglioso di esserne alla guida, voglio abbracciare idealmente lui, i suoi cari e tutti quanti stanno affrontando un percorso di dolore, dandoci esempio di amore per la vita, supremo bene. I nostri affanni quotidiani e le nostre discussioni appaiono trascurabili piccolezze di fronte ad un attaccamento alla vita e ai valori umani come quello che il nostro ‘Guerriero' ha dimostrato, avvalendosi dei nuovi strumenti di comunicazione che affascinano i giovani: invito pertanto tutti a stare ancora più vicini ai tanti guerrieri che, ogni giorno, vivono nella sofferenza ma nella speranza. Coraggio".