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Giovani chef morti in un incidente, l’ultimo sms di Francesco: “Mamma parto ora, a dopo”

Francesco e Davide erano due giovani che sognavano di diventare chef. La sera di Santo Stefano erano in viaggio verso Saturnia dove avrebbero partecipato a uno stage di cucina. Ma sono morti entrambi in un tragico incidente alle porte di Spoleto.
A cura di S. P.
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“Sto partendo da Civitanova, ci sentiamo dopo”. È questo – ricostruiscono i quotidiani locali – l’ultimo messaggio che Francesco Tridenti, uno dei due ragazzi morti in un tragico incidente la sera di Santo Stefano, avrebbe inviato a sua madre, una manciata di minuti prima di schiantarsi alle porte di Spoleto. Un messaggio per avvisare la madre che era in viaggio insieme al suo amico Davide Vitale, anche lui morto nel tragico schianto. I due giovani, poco più che ventenni, si erano messi in viaggio per motivi di lavoro. Avevano trovato un impiego per la stagione invernale in un ristorante stellato di Montemarano (Grosseto) e ieri avrebbero dovuto cominciare i preparativi per il veglione di Capodanno. Il loro sogno era diventare chef. Un sogno che però si è infranto la sera di Santo Stefano lungo la Flaminia.

L'incidente stradale la sera di Santo Stefano – Francesco e Davide erano a bordo di una Mini Cooper che per cause al vaglio dei Carabinieri è sbandata scontrandosi con una Fiat 500 su cui viaggiava una coppia di Assisi. Uno dei due ragazzi è morto sul colpo mentre l’altro si è spento durante la corsa all’ospedale di Terni. Il tragico incidente è avvenuto a ridosso di una curva e i vigili del fuoco e il 118 hanno impiegato un’ora per liberarli dalle lamiere in cui erano rimasti intrappolati.

Chi erano i due giovani morti nel tragico schianto – Alla guida dell’auto c’era Francesco, ventunenne di Sirolo (Ancona) figlio di noti ristoratori della riviera: il ragazzo si era diplomato all’istituto alberghiero e, ricostruiscono ancora i quotidiani locali, anche se giovanissimo era già un lavoratore serio. Trascorreva l’estate in cucina nell’attività di famiglia e a ottobre era stato assunto da un ristorante a una decina di chilometri dal centro termale di Saturnia. Il collega Davide, invece, era di origine pugliese e stava svolgendo uno stage nello stesso locale. I due ragazzi si erano dati appuntamento a Civitanova alle 20 del giorno di Santo Stefano. Da lì, prima di mettersi di nuovo in viaggio, Francesco aveva scritto a sua madre.

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