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Giovane coppia vive in un’auto da oltre due anni: “Siamo fuggiti per amore”

Lui 27 anni, lei 25, senza lavoro, senza casa, i due hanno deciso di andare a vivere insieme, dopo aver voltato le spalle alle famiglie che contrastavano il loro amore. Ora chiedono aiuto.
A cura di B. C.
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Immagini di repertorio
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Vivono ormai da due anni in un parcheggio pubblico, dormono sui sedili abbassati della loro auto, si lavano con l'acqua fredda che sgorga da un idrante e cucinano con un piccolo fornelletto a gas. E' una storia triste quella raccontata dalla Gazzetta di Reggio; ma, allo stesso tempo, dimostra come l'amore di una coppia riesca a superare ogni tipo di difficoltà, economiche in questo caso. Protagonisti sono due fidanzati di 25 e 27 anni di Reggio Emilia. Il quotidiano locale ha preferito non pubblicare i loro nomi. La loro storia è raccontata direttamente dalle parole della ragazza: “Mio padre non voleva che lo frequentassi. Un giorno mi ha detto: se lo vuoi tanto, vattene con lui. E io me ne sono andata. Forse, pensava che mi sarei stancata e sarei tornata indietro. Invece, sono ancora qui” spiega la giovane.  Senza lavoro, senza casa la coppia si arrangia come può. "In estate ci laviamo con l’idrante, anche se sappiamo che non si può – confida – Adesso, facciamo come possiamo: a volte nel bagno di qualche bar riusciamo a lavarci a pezzi, a volte andiamo in quelli dell’ospedale”.

Una sorta di Giulietta e un Romeo i cui problemi principali arrivano però, più che dalle rispettive famiglie, dai morsi della crisi. Quando riusciamo a racimolare qualche soldo, facciamo la spesa. Ogni tanto il signore che viene a pulire, un rumeno, ci porta una sportina di spesa. Un aiuto ce lo dà un altro che qui gioca a tennis contro il muro” spiega il ragazzo. "Per qualche tempo, ho consegnato pizze. Un lavoro in nero, che ora non ho più. Ma che almeno ci dava 100 euro la settimana. Adesso, raccolgo lattine e le vado a rivendere. Ci facciamo 75 centesimi al chilo. Troppo poco… Eppure, ho lavorato per otto anni come operaio. Mi fa rabbia pensare che quanto ero più giovane avevo sempre uno stipendio. E, ora che ne avrei bisogno, non trovo niente…” La coppia ammette di accontentarsi di qualsiasi tipo di aiuto. A noi basterebbe una stanza, con un bagno. E un lavoro di qualsiasi genere. Anche perché forse presto potremmo essere in tre…” dice alla fine la ragazza, “sciogliendosi – concludono nell'intervista alla Gazzetta di Reggio –  in un sorriso in cui gioia e preoccupazione si mescolano”.

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