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Giornata mondiale contro l’omofobia, Arcigay: “In un anno almeno 104 episodi”

Il report stilato da Arcigay in occasione della Giornata internazionale contro omofobia, transfobia e bifobia che si celebra il 17 maggio in tutto il mondo: “Di omofobia e transfobia in Italia si muore ancora”.
A cura di Susanna Picone
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Nel report stilato da Arcigay in occasione della Giornata internazionale contro omofobia, transfobia e bifobia che si celebra oggi, 17 maggio, in tutto il mondo, compaiono 104 episodi di omotransfobia. Il report si basa sul monitoraggio delle fonti giornalistiche e riporta quindi solo avvenimenti registrati in Italia e segnalati sui media nel periodo compreso tra il 17 maggio 2015 a oggi. Per questo, secondo quanto denuncia l’associazione, il numero degli eventi intercettati rappresenta solo la punta dell'iceberg del fenomeno. Per Gabriele Piazzoni, segretario di Arcigay, in Italia si omofobia e transfobia si muore ancora: “Lo testimoniano i due omicidi e i due suicidi che compaiono nel rapporto, assieme a tutti gli altri sommersi, invisibili. Non solo: le persone lgbt sono socialmente fragili, esposte a pericoli peculiari della loro condizione. Le persone omosessuali e transessuali sono bersagli privilegiati di rapine, pestaggi, stupri. Inoltre, gay e lesbiche quando non visibili diventano bersagli di ricatti ed estorsioni. E, come le persone trans, sono di frequente fatte oggetto di derisione, di insulti, di limitazioni alle libertà personali, di discriminazioni, di bullismo a scuola, di mobbing sul lavoro”.

Non esiste un identikit dell’omofobo – Secondo l’associazione non è possibile fare un identikit dell’omofobo: “Nel nostro report ci sono omofobi appartenenti alla classe dirigente, politici, funzionari pubblici, commercianti, studenti, padri e madri di famiglia. Sono italiani o stranieri. E soprattutto sono giovani o vecchi. L'omofobia, insomma, non ha età, ruolo sociale, provenienza geografica, estrazione economica o culturale. È ovunque e colpisce le persone lgbt indistintamente, da sole, in coppia o in gruppo, nei luoghi affollati e in quelli isolati, di notte o in pieno sole”, spiega Arcigay. Ciò che chiede l’associazione è sicuramente una legge contro l'omotransfobia ma anche azioni culturali e di welfare per sgretolare il pregiudizio e sostenere le vittime. “Questo è l'auspicio che rinnoviamo in occasione della Giornata Internazionale e che consegniamo alle istituzioni assieme al pensiero per tutte le vittime. Anche per loro dobbiamo trasformare l'Italia in un Paese migliore”, ha detto Piazzoni.

“Ue si impegna in difesa dei diritti” – Intanto, alla vigilia della Giornata mondiale contro l’omofobia, il “forte impegno” dell'Unione europea in difesa della dignità e della parità di tutti gli esseri umani indipendentemente dai loro orientamenti sessuali è stato ribadito dall'Alto rappresentante Federica Mogherini. “L'Ue – ha detto Mogherini – rinnova il suo appello a tutti i governi del mondo per il rispetto dei diritti umani, per respingere l'intolleranza e promuovere la parità di genere. E rende omaggio a tutti coloro – difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti, organizzazioni della società civile – che si battono quotidianamente su questo fronte”.

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