Giornalismo, torna il Premio Morrione: a Torino le migliori inchieste sui cambiamenti climatici
A Torino è tutto pronto per l'ottava edizione del Premio Roberto Morrione dedicato al giornalismo investigativo. Da giovedì 24 a sabato 26 ottobre sono in programma nel capoluogo piemontese tre giornate di premiazione delle migliori inchieste sui cambiamenti climatici, che questa volta saranno esaminati attraverso lo speciale filtro del giornalismo investigativo. Gli incontri, le conferenze, i workshop formativi, le proiezioni e le tavole rotonde affronteranno, quindi, questo tema di scottante attualità non solo sotto l’aspetto ambientale, ma anche considerando i mutamenti in corso nella società, nella cultura, nella politica e nella comunicazione. Tra i partner della manifestazione c'è anche Fanpage.it.
Premio Morrione 2019, l'elenco dei finalisti
Gli incontri sono tutti gratuiti e aperti al pubblico fino ad esaurimento dei posti in sala e alcuni riconoscono crediti formativi ai giornalisti. Si comincia giovedì 24 ottobre alla Scuola Holden in Piazza Borgo Dora 49, dove, dalle 17.30 alle 20, verranno presentate le quattro inchieste della ottava edizione del Premio con gli undici finalisti under30, e cioè Mario Catalano, Vincenzo Pizzuto, Giovanni Culmone, Marina De Ghantuz Cubbe, Ludovico Tallarita, Elena Kaniadakis, Lidia Sirna, Eleonora Zocca, Maurizio Franco, Matteo Garavoglia, Ruggero Scotti, e i loro tutor (Chiara Cazzaniga di Chi l’ha visto Rai3, Raffaella Pusceddu di Presadiretta Rai3, Pietro Suber di Mediaset, Giovanni Tizian del L’Espresso, l’avvocato Giulio Vasaturo, Stefano Lamorgese di Report Rai3, Francesco Cavalli, Ceo Gruppo Icaro). L'incontro sarà condotto da Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3 Rai.
Il programma del Premio Morrione 2019
La sera, dalle 21 alle 23, al Mercato Centrale di Torino in piazza della Repubblica 25 si terrà l’incontro “Il Clima che cambia la politica” con Marco Damilano, direttore de L’Espresso, e Antonio Di Bella, direttore di Rainews24. Modera Roberto Natale di Articolo21. Il programma è fitto e ricco di appuntamenti, per conoscere i quali si può consultare il sito ufficiale dell'associazione Roberto Morrione. La manifestazione si concluderà sabato 26 ottobre al Piccolo Regio, in Piazza Castello 215, con Marino Sinibaldi, che condurrà la serata finale di premiazione della ottava edizione del Premio Morrione e del Premio Baffo Rosso, che si aprirà con un omaggio a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin a 25 anni dal loro assassinio.
Durante la serata verrà assegnato il Premio Vera Schiavazzi – terza edizione. Si avvicenderanno sul palco i finalisti e i tutor del Premio Morrione, Paola Barretta, ricercatrice senior Osservatorio di Pavia, Mauro Biani, vignettista, Ettore Boffano, giornalista, Giovanni Celsi, presidente ass. Amici di Roberto Morrione, Luigi Ciotti, presidente di Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le Mafie, Vittorio Di Trapani, segretario UsigRai, Gian Mario Gillio, giornalista e rappresentante della Chiesa Valdese, Amira Hass, scrittrice e giornalista, Davide Mancini, Premio Vera Schiavazzi, Giorgio Zanchini, giornalista Rai Radio 1. Gli artisti Renzo Arbore e Alessandro Bergonzoni parteciperanno con un contributo video. Noi Duri InPink arricchiranno la serata con le loro musiche.
Chi era Roberto Morrione
Si ricorda che il premio deve il suo nome a Roberto Morrione, giornalista Rai, che ha lavorato nel corso della sua carriera con alcune delle più grandi penne dell'epoca moderna, da Enzo Biagi a Sandro Curzi, fino a diventare alla fine degli anni Novanta direttore di Televideo e poi di Rai International. Dal 1999 al 2006 è fondatore e direttore di Rai News 24, oltre che coordinatore editoriale di Rai Med. Proprio sotto la sua guida, RaiNews ha firmato numerose inchieste a livello internazionale, che hanno avuto una grossa eco in tutto il mondo, come nel caso di quella sulle armi segrete sperimentate in Iraq. Dopo aver lasciato la televisione pubblica per limiti d'età, si è dedicato alla creazione della Fondazione Libera Informazione all'interno dell'associazione Libera di Don Ciotti.