Giornalismo, i finalisti del Premio Morrione a Torino per parlare di cambiamenti climatici
Si concluderà questa sera l'ottava edizione del Premio Roberto Morrione dedicato al giornalismo d'inchiesta e svoltosi a Torino dal 24 ottobre. Tra i tanti workshop e conferenze in programma, i riflettori sono stati accesi soprattutto sugli 11 finalisti under 30 del premio, che quest'anno ha visto tra i partner anche Fanpage.it. Nella giornata inaugurale della kermesse sono state presentate alla Scuola Holden le inchieste arrivate in finale, tutte incentrate sul tema legato ai cambiamenti climatici. A ciascun finalista è stato assegnato un contributo iniziale in denaro di quattromila euro da impiegare nello sviluppo e nella produzione dell’inchiesta. Le inchieste vincitrici verranno diffuse, per la categoria video, da Rainews24 e, da quest’anno con la categoria sperimentale anche dai social e dalle piattaforme digitali della Rai. Le inchieste prodotte saranno invitate a partecipare a festival e incontri in Italia e all’estero.
Una delle inchieste finaliste si intitola "Fiumi di percolato" ed è stata realizzata da Mario Catalano e Vincenzo Pizzuto insieme alla tutor Chiara Cazzaniga: è ambientata a Termini Imerese, dove si trova un tratto di costa altamente inquinato, alto tasso di tumori nella zona, e due aziende, con un ex operaio che ha deciso di raccontare ciò che sarebbe successo dentro una fabbrica. Il secondo lavoro, intitolato "L’ordine naturale delle cose" di Giovanni Culmone, Marina De Ghauntz Cubbe e Ludovico Tallarita insieme al tutor Pietro Suber, parte da un’associazione, Dignitatis Humanae Institute, che ha fatto parlare di sé in tutto il mondo. Tra i finalisti anche "Mercenari digitali" di Elena Kaniadakis, Eleonora Zocca, Lidia Sirnainsieme a Raffaella Pusceddu, che fa luce sul mercato degli spyware, strumenti in grado di infettare dispositivi digitali per impossessarsi dei loro contenuti. Infine, l’inchiesta sperimentale "Un gioco di società" di Maurizio Franco, Matteo Garavoglia, Ruggero Scotti, insieme al tutor Giovanni Tizian, che analizza lo sviluppo e le repentine metamorfosi delle città.