Gioele forse era grave dopo l’incidente: parabrezza lesionato ma Viviana non aveva ferite
Sembra prendere sempre più corpo l’ipotesi che il piccolo Gioele Mondello possa essere rimasto gravemente ferito nell'incidente avvenuto sull’autostrada Messina Palermo poco prima di sparire con la madre Viviana Parisi tra i boschi di Caronia dove purtroppo entrambi sono stati rinvenuti cadavere. Dalle prime analisi degli esperti della polizia scientifica sulla vettura della donna, la Opel con la quale si era allontanata da casa, è emerso infatti che il parabrezza è stato pesantemente danneggiato a seguito dell’impatto come se qualcuno vi avesse sbattuto violentemente contro. Dagli esami post mortem sulla salma di Viviana Parisi, però, non sarebbero state riscontrate ferite riconducibili a un simile impatto che avrebbero dovuto invece essere evidenti.
Tutti elementi che avvalorano la tesi secondo cui Gioele potrebbe aver impattato violentemente contro il parabrezza anteriore dell’auto ed essere rimasto gravemente ferito. Questa ipotesi era stata avanzata già prima del ritrovamento del corpicino del bimbo a poche decine di metri da quello della madre, ormai dilaniato dagli animali selvatici. Quando l’auto della donna è stata ispezionata nell’immediatezza dei fatti, quando ancora si cercavano madre e figlio, infatti era emerso subito che il seggiolino del bambino di quattro anni non era assicurato al sedile e che nell’impatto invece era stato scaraventa a terra nella vettura. Le prime foto dei rilievi sul posto in particolare avevano evidenziato che il seggiolino era caduto fra il sedile posteriore e quello anteriore.
Se le ipotesi fossero confermate, anche il gesto di Viviana Parisi di allontanarsi e scavalcare il guardrail assumerebbe ben altri significati. Secondo il legale di Daniele Mondello, l'avvocato Pietro Venuti, in realtà le lesioni al parabrezza sarebbero riconducibili a un precedente sinistro in cui era rimasta coinvolta la vettura. Maggiori certezze arriveranno nei prossimi giorni con la conclusione delle analisi dei campioni di materiale biologico ritrovati sull’Opel Corsa che potrebbero appartenere proprio a Gioele. Nei prossimi giorni è prevista anche l’analisi medica sui resti del piccolo che potrebbe rivelare la presenza di fratture compatibili con l’impatto sul parabrezza, anche se appare molto difficile in quanto il corpicino ha molte lesioni provocate successivamente alla morte.