Gianfranco Mascia minacciato di morte: nella lettera la scritta “Sfortunato il paese che non ha fascisti”
Dopo quella arrivata nella giornata di ieri ad Antonio Ingroia, candidato premier di Rivoluzione Civile, oggi una lettera con minacce di morte è arrivata a Gianfranco Mascia: il leader del "Popolo Viola" è candidato – sempre di Rivoluzione Civile – per le elezioni regionali del Lazio. Nella missiva, recapitata presso la sede nazionale di Rivoluzione Civile a Roma, è scritto con un normografo "Sfortunato il paese che non ha fascisti" e poi è disegnato un cuore: "il prossimo sarà il tuo". Nella busta anche un contenitore in cellophane con dentro materiale organico, molto probabilmente un pezzo di carne. Sentito telefonicamente da Fanpage.it, Mascia si è detto molto preoccupato: "Altre volte ho subìto minacce simili – ha raccontato – alle quali sono seguiti dei fatti molto gravi, ad esempio sono stato violentato". L'episodio a cui si riferisce avvenne nel 1994, quando Mascia era leader del Movimento Boicottiamo il Biscione che si opponeva allo strapotere televisivo di Silvio Berlusconi.
Riguardo la minaccia di oggi, il candidato di Rivoluzione Civile ha spiegato: "Dopo quella di ieri ad Antonio Ingroia, questa lettera conferma che facciamo paura a qualcuno. Ho sporto denuncia contro ignoti – ha spiegato – anche se mi sono fatto un'idea: credo che la minaccia provenga da ambienti di estrema destra, lo intuisco dalla frase ‘Sfortunato il paese che non ha fascisti', troppo simile al titolo di un libro di culto come ‘Sfortunato il paese che non ha eroi', presentato qualche mese fa presso la sede di Casa Pound".