Giampiero Gualandi, Natale a casa per il vigile in attesa del processo per l’omicidio di Sofia Stefani
È a casa dove ha trascorso anche il Natale Giampiero Gualandi, l’ex comandante dei vigili di Anzola accusato di aver ucciso 16 maggio scorso la collega Sofia Stefani con la quale aveva avuto una relazione extraconiugale. All’uomo infatti è arrivato il braccialetto elettronico che attendeva da tempo e ha potuto così beneficiare della misura meno restrittiva degli arresti domiciliari in attesa del processo a suo carico che si aprirà il prossimo anno.
Il 63enne, accusato di avere ucciso la collega 33enne nel suo ufficio con un colpo esploso con la pistola d’ordinanza, dovrà comparire davanti ai giudici della Corte di assise di Bologna il 17 febbraio prossimo, data in cui è stata fissata la prima udienza del procedimento giudiziario. L’accusa contesta a Gualandi l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dall'aver commesso il delitto verso una persona a cui era legato da una relazione affettiva. L’uomo, però, da sempre sostiene si sia trattato di un incidente, di un colpo partito per errore durante una colluttazione con Sofia Stefani.
In attesa di quel giorno, Giampiero Gualandi per ora rimarrà a casa con braccialetto elettronico. Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna Domenico Truppa nonostante l’opposizione dei pm della Procura. Un provvedimento ribadito due volte, dopo l'annullamento per un errore nella prima istanza. Per il Gip infatti non sussistono né pericolo di fuga né di inquinamento delle prove né di reiterazione del reato.
Secondo il Giudice, l’omicidio è avvenuto in un contesto ritenuto molto particolare e di forte stress emotivo per la relazione extraconiugale definita ormai satura. Condizioni che secondo il giudice non potrebbero verificarsi in ambiente domestico. Considerazioni non condivise però dal legale dei familiari della vigilessa uccisa e dal pm che ha fatto appello contro l’ordinanza.
Una istanza che porterà a una nuova decisione dei giudici in merito ai domiciliari per Giampiero Gualandi, questa volta da parte del Tribunale del Riesame di Bologna che si è riservato di decidere a breve sul caso.