Giallo sulle cause della morte di Sofia, la 12enne annegata in piscina: “Dolore enorme”
È ancora giallo sulle cause della morte di Sofia Bernkopf, la 12enne rimasta vittima di un incidente o di un malore in una piscina idromassaggio nel bagno Texas di Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, sabato scorso. La piccola, residente a Parma, si trovava in vacanza con i genitori e il fratello gemello quando si è verificata la tragedia. Mentre tutta la comunità locale è in lutto, compreso il sindaco Federico Pizzarotti, che su Facebook ha scritto: "Un dolore enorme che non può essere espresso a parole. Ora, piccola, proteggici tutti da lassù. Per te una carezza affettuosa e una preghiera", proseguono le ricerche della Procura per cercare di capire cosa sia successo nell'ambito dell'inchiesta in cui risultano indagate sei persone, tra cui i titolari della struttura e gli assistenti bagnanti "potenzialmente coinvolti".
Le ipotesi degli inquirenti: malore o incidente?
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è sia quella del malore improvviso, forse una congestione, dal momento che la bambina si era tuffata poco dopo aver finito di mangiare, oppure un tragico incidente. È possibile, infatti che i capelli di Sofia impigliati nel bocchettone della vasca. Ma si tratta ancora di congetture e il condizionale è d'obbligo, soprattutto in una faccenda così delicata.
Cosa successo al bagno Texas di Marina di Pietrasanta
Di certo, risposte più precise potrebbero arrivare dall'autopsia, che verrà svolta sul corpicino di Sofia nelle prossime ore. La piccola, dopo l'incidente di sabato, era finita in arresto cardiaco. Rianimata dai presenti sul luogo del dramma, tra cui anche un medico, è stata trasferita con urgenza all'Opa di Massa dove le sue condizioni sono velocemente peggiorate. Ricoverata in rianimazione, è stato necessario collegarla alla macchina cuore-polmoni (Ecmo) per aiutarla a ristabilire il corretto funzionamento di questi organi, ma non è bastato. Nella mattinata di ieri, dopo 4 giorni di agonia, è stata presa la decisione di avviare la procedura per la dichiarazione di morte cerebrale, che è durata sei ore. Alle 16 ne è stato stato dichiarato il decesso. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi, ma la procura ha acconsentito solo al prelievo delle cornee. Sofia lascia così i genitori e il fratello gemello.
Il cordoglio per la morte di Sofia Bernkopf
Di lei scrive la stampa che andava bene a scuola, frequentando la prima media all'Istituto La Salle, ed era una appassionata di scherma, così come il papà Edoardo, famoso dentista. "Profondo cordoglio" è stato espresso dalla società proprietaria e dallo staff dello stabilimento balneare che in segno di lutto oggi rimarrà chiuso, come è sottolineato in una nota diffusa dagli avvocati Valentino Durante e Massimiliano Palena in qualità di portavoce della proprietà del Bagno Texas. "Non ci sono parole per poter rappresentare un dramma così grande, se non la vicinanza umana al dolore dei genitori e del fratellino di Sofia. L'impegno della società come di tutti i suoi dipendenti – conclude la nota – proseguirà incessantemente nel dare il massimo supporto alle autorità preposte all'accertamento di questa vicenda straziante".