Giallo nelle campagne pugliesi, moglie e marito uccisi in casa: i corpi in camera e all’ingresso
Giallo nelle campagne pugliesi. In una casa di Serranova, frazione di Carovigno, nella serata di ieri, mercoledì primo marzo, sono stati trovati i corpi senza vita di un uomo e una donna. Si tratta di Antonio Calò, 70 anni, e di sua moglie Caterina Martucci, 64 anni: entrambi sarebbero stati uccisi a fucilate.
A dare l'allarme è stato nella serrata di ieri uno dei fratelli dell'uomo, che vive poco lontano dal luogo del delitto, nel piccolo borgo di Serranova. Nel corso della giornata, non avendo mai visto il parente al bar dove solitamente si incontravano, si era preoccupato. Inizialmente aveva telefonato al fratello ma in serata, allarmato visto che non riusciva ad ottenere notizie, è andato a bussare alla porta del casolare. Neppure lì, dove era sicuro di trovarlo, ha ricevuto risposta, di conseguenza ha chiamato subito le forze dell'ordine.
Sul posto si sono quindi recati i carabinieri del Norm della compagnia di San Vito Dei Normanni, lo stesso comandante Alberto Bruno e i colleghi del Reparto operativo del comando provinciale di Brindisi con il tenente colonnello Raffaele Federico. Gli agenti della Polizia locale di Carovigno, coordinati dal comandante Lorenzo Renna, hanno fornito supporto ai militari piantonando la zona.
Una volta entrati in casa i militari hanno fatto la terribile scoperta: il cadavere della donna giaceva nella camera da letto, quello del marito all'ingresso. Per gli investigatori non ci sarebbero dubbi che si sia trattato di un duplice omicidio dal momento che non è stata ancora trovata la pistola, circostanza che fa escludere la pista dell'omicidio-suicidio. Le indagini sono ancora in corso e nuovi dettagli stanno venendo alla luce ora dopo ora. La zona in cui si trova il casolare non è coperta dai sistemi di video-sorveglianza. Gli investigatori hanno già ascoltato alcuni parenti delle vittime, ma il grande enigma è al momento il movente del duplice omicidio.
La coppia non aveva mai avuto problemi di sorta, si tratta di due persone incensurate, che hanno sempre condotto una vita semplice, umile, senza ombre. E allora perché i due sono stati uccisi? "Lui non ha mai fatto male a nessuno. Non aveva soldi. Non so cosa sia potuto accadere. Perché hanno fatto tutto ciò? Sicuramente è stato un pazzo" ha commentato il fratello di Antonio Calò. Anche gli altri abitanti del piccolo borgo sono increduli per quanto accaduto. "Nessuno di noi ha nemici qui e non c'era alcun tipo di dissidio. Neanche con la moglie", aggiunge il fratello del 70enne.