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Giallo nel torinese: trovato il cadavere di un perito informatico seppellito in un bosco, si interrogano i vicini

Il corpo di un uomo di 34 anni, Paolo Pilla, perito informatico, è stato ritrovato in un bosco di Rivalba. Era seppellito sotto pochi centimetri di terra a breve distanza da un casolare che aveva acquistato da poco. I Carabinieri stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo.
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Sabato è stata l'ultima volta che  i suoi familiari l'hanno visto in vita.  Paolo Pasquale Pilla, 34 anni, perito informatico, era uscito di casa attorno alle 14.30; aveva salutato la madre dicendole di dover fare una commissione e che non sarebbe tornato tardi. Paolo non rincasa quella sera, la madre crede in un banale ritardo ma al mattino si rende conto che il figlio si è allontanato senza portafogli né telefonino e allora chiama Giuseppe, l'altro suo figlio. Cominciano le ricerche di Paolo, cui partecipa anche la fidanzata, mentre la madre denuncia la scomparsa ai carabinieri: è lunedì mattina.

Paolo aveva da poco acquistato un casolare che intendeva ristrutturare in quel di Rivalba. Le ricerche del fratello si concentrano proprio lì, dopo che un vicino, Carlo Fantino, gli riferisce di aver visto un'auto di colore chiaro scendere a grande velocità  poco dopo l'arrivo di Paolo.  Secondo un'altra versione, invece, sembra che Paolo è stato visto a bordo di quest'auto chiara in compagnia di diversi uomini. Ad ogni modo, Giuseppe cerca in lungo e in largo nelle terre circostanti il casolare, fino a quando nella tarda serata di ieri  scorge un lembo di pantaloni nel terreno, precisamente a circa 200 metri di distanza dalla proprietà appena acquistata dal fratello.

Giuseppe si insospettisce subito e chiama il 112. Poco tempo dopo arrivano anche i Vigili del Fuoco muniti di cellula fotoelettrica per illuminare l'area. Basta poco per fare la triste scoperta: il corpo senza vita di Paolo Pilla è seppellito sotto una manciata di centimetri di terra. Subito dopo il ritrovamento, l'area è stata transennata per evitare contaminazioni di reperti utili alle indagini e gli investigatori del Comando provinciale di Torino, coadiuvati dai carabinieri di Chivasso hanno cercato di raccogliere  il maggior numero di elementi utili alle indagini.

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Secondo le prime ipotesi degli inquirenti, l'uomo potrebbe essere stato aggredito con un forte colpo alla testa; sarà necessario comunque attendere i risultati dell'autopsia per conoscere con certezza le cause della morte. Intanto, i carabinieri,  stanno interrogando i parenti, la fidanzata e i vicini per ricostruire le ultime ore di vita di Paolo Pilla. In particolare, i carabinieri stanno prendendo in esame la testimonianza di alcuni vicini che hanno riferito dell'insistente presenza dei vecchi proprietari del casolare. Infine, ancora non è stata rinvenuta l'auto dell'uomo, una Ford Fiesta, con cui Paolo si è allontanato per compiere la sua "ultima commissione."

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