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Omicidio di Nada Cella

Giallo Nada Cella, diffuso audio di una possibile testimone chiave: “L’ho vista che era sporca”

Nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Nada Cella è stato diffuso un audio in cui si parla di una donna “sporca che ha infilato tutto nel motorino”.
A cura di Susanna Picone
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C’è un audio che riguarda il giallo di Nada Cella, la segretaria di 24 anni uccisa a Chiavari il 6 maggio 1996 il cui caso è stato riaperto dopo 25 anni. A diffonderlo la Procura di Genova e gli investigatori della squadra mobile che lanciano un appello per trovare la persona che effettuò quella telefonata anonima. Si tratta di una donna che nella telefonata diceva di avere visto Annalucia Cecere, indagata con l’accusa di omicidio, sporca di sangue sotto lo studio di Marco Soracco la mattina dell'omicidio di Nada. La voce sembra quella di una donna anziana. "L'ho vista che andava via col motorino, l'ho vista tutta sporca che metteva tutto sotto la sella. L'ho salutata e manco mi ha guardata. Le dico la verità. L'ho vista quindici giorni fa nel carruggio e non mi ha nemmeno guardata”, si sente dire nella telefonata. La conversazione risale al 9 agosto del 1996, circa tre mesi dopo il delitto. Il contenuto della telefonata è ora elemento di indagine, potrebbe concorrere all'identificazione di una possibile testimone di quanto accaduto negli istanti successivi il delitto.

Annalucia Cecere, oggi 53enne, è indagata con l'accusa di omicidio di Nada Cella, mentre il commercialista Marco Soracco e la madre Marisa Bacchioni sono indagati per false testimonianze rese al pm. Il giallo dell'omicidio di Nada Cella è stato riaperto dopo che la criminologa Antonella Pesce Delfino ha fornito alla procura nuovi elementi. Nada Cella venne uccisa nello studio di Soracco dove lavorava come segretaria. Gli investigatori ora puntano il dito contro Annalucia Cecere che all’epoca dei fatti era stata indagata ma poi la sua venne archiviata. Gli inquirenti pensano che Cecere possa aver ucciso per gelosia Nada perché voleva il suo posto come segretaria per poter conquistare il commercialista di cui si era invaghita. Nei giorni scorsi è stato sequestrato anche un motorino custodito in un garage in Piemonte, lo stesso che Cecere utilizzava quando viveva nel Tigullio negli anni 90. Il garage è nella villetta dove oggi la sospettata del delitto vive col marito.

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