Giallo di Serramazzoni, ipotesi omicidio-suicidio: imprenditore spara all’amico inquilino e si uccide
Sono ancora tutti da definire i contorni del giallo di Serramazzoni, piccolo paese della provincia modenese, dove giovedì sera sono stati rinvenuti i cadaveri di due uomini: l'imprenditore 77enne Claudio Belloi e il muratore 48enne Francesco Bordone. L'ipotesi degli inquirenti è che possa trattarsi di un omicidio-suicidio ma le indagini sono ancora in corso per capire cosa sia accaduto nella notte tra martedì e mercoledì nella villetta di via Belvedere.
È qui che nella serata di giovedì sono giunti i carabinieri, allertati da una collega di Belloi che non aveva sue notizie dalla mattina. Una volta entrati in casa, con l'aiuto dei vigili del fuoco, hanno trovato il corpo dell'imprenditore riverso a terra nell’ingresso, e quello di Bordone al primo piano. Entrambi presentavano sul corpo ferite d'arma da fuoco. I militari hanno effettuato i rilievi necessari ad acquisire elementi utili alla ricostruzione del giallo.
Intanto si scava nelle vite di due uomini, stando a quanto si apprende infatti i due si conoscevano bene, tanto che per un periodo erano stati visti uscire insieme in paese, poi Belloi, divorziato da anni, aveva iniziato una relazione con la sua badante. L'amicizia sembra si fosse incrinata ma Bordone dalla scorsa estate viveva a Serramazzoni in un appartamento di proprietà dell'imprenditore 77enne.
L’uomo era molto conosciuto in paese, e nonostante l'età continuava a svolgere il lavoro di una vita, ovvero quello di commerciante di pellame in diversi mercati della provincia. Ancora non è chiaro il movente del presunto omicidio-suicidio e in questo senso continuano le indagini degli inquirenti che non escludono fra i due amici possano essere nati dissidi probabilmente causati da motivi economici.