Giallo di Caselle, il figlio: “Non sono stato io, ero con gli amici e la fidanzata”

"Non so cosa sia successo ma non sono stato io. Venerdì ho trascorso la serata in un locale con amici, c’era anche Milena (la fidanzata, con lui nella foto, ndr), poi siamo tornati a casa e sono rimasto sempre con lei". Sembra aver un alibi di ferro Maurizio Allione, 29 anni, il figlio di Mariangela e Claudio, i coniugi trovati uccisi nella loro abitazione di Caselle, nel Torinese, insieme alla nonna di 93 anni. E' angoscioso il racconto del ragazzo col quale viene spiegato, davanti agli inquirenti, il momento della scoperta dell’uccisione dei suoi cari. "Ieri sono andato in montagna con Milena da amici e pensavo di tornare domenica. Sapevo che mio padre non stava bene e allora l’ho cercato al telefono…". Ma non risponde nessuno. Quindi la decisione di chiamare la signora Rita, la vicina più confidente, e poi l’amico Andrea per capire cosa fosse accaduto nella casa. "Gli ho spiegato come poteva entrare…", ha detto Maurizio. E quindi la scoperta dell'orrore. Le sue parole sono riportate dal Corriere della Sera.

Maurizio non è indagato. Sicuramente non lo è per il triplice omicidio. C'è una indagine parallela, in realtà. Reato: possesso illegale di stupefacenti. "Sono stato io a dire ai carabinieri che avevo del fumo (durante la perquisizione, 100 grammi di marijuana, ndr ), anche se questo mi è costato una denuncia. Io non ho paura di dire la verità" spiega.  La fidanzata di Maurizio, Milena, con cui ha passato il Natale insieme alla famiglia, ha confermato quanto raccontato dal ragazzo: era in sua compagnia venerdì sera in un locale di Torino e poi sabato sono andati ad Aosta. "Papà, non può essere stato Maurizio, garantito. Eravamo in montagna e non ho notato nulla di strano" ha detto la giovane al padre.