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Giallo a Vicenza, cadavere di ciclista trovato in un fossato: indagini in corso

Il cadavere di un ciclista 59enne è stato trovato in un fossato su una strada di Lonigo, nel Vicentino. Indagini in corso: l’allarme partito dai residenti, la vittima forse stava tornando a casa.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Giallo a Lonigo, nel Vicentino, dove la scorsa notte è stato trovato il cadavere di un uomo in un fossato. Si tratta di un ciclista di 59 anni, di cui ancora non è stata resa nota l'identità, il cui corpo è stato rinvenuto intorno alle ore 1:20 di venerdì notte.

Su segnalazione di alcuni residenti, i vigili del fuoco e i sanitari del 118 hanno tirato su l'uomo dal canale di scolo, ma il medico ne ha dovuto dichiarare la morte. Si presume che stesse rientrando a casa con la bicicletta, quando per cause da accertare è finito nella canaletta a bordo strada e accanto ad un grosso albero. La salma è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. Le operazioni dei vigili del fuoco sono terminate alle 4 circa dopo tutti i rilievi dei carabinieri.

Dal comando provinciale dei vigili del fuoco è emerso che le bicicletta recuperata dal canale fosse del tutto integra. Circostanza questa che potrebbe far escludere ogni coinvolgimento di altri veicoli in strada al momento della tragedia. Uno stato di malessere improvviso o determinato da condizioni psicofisiche non ideali, oppure ancora una fatale distrazione, potrebbero essere alla base di quanto successo ma indagini sono ancora in corso.

Sempre nelle ultime ore un ciclista di 63 anni è morto dopo essere stato investito da un'automobile condotta da un 19enne ieri sera a Jesi (Ancona). La vittima si chiamava Piero Guerriero, ed era il direttore dei un'agenzia di comunicazione. È stato travolto in via Cartiere Vecchie, nei pressi di un supermercato, da una Renault Megane: nell'urto Guerriro è caduto a terra battendo la testa ed è morto sul colpo. Il 19enne alla guida dell'auto si è fermato subito e ha chiamato i soccorsi. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, l'automedica del 118 e la Croce Verde di Jesi, ma i tentativi di rianimare il 63enne sono stati inutili. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro dal pm di turno Rosario Lionello.

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