Giallo a Taggia, bimbo di 2 mesi trovato morto dai genitori: si attendono i risultati dell’autopsia
Giallo a Taggia, in provincia di Imperia, dove nel pomeriggio di ieri un bimbo di due mesi è morto per cause tuttora in fase di accertamento. A quanto si apprende, i genitori, entrambi stranieri, si sarebbero accorti che il piccolo non dava segni di vita mentre si trovavano in casa, in via Soleri.
A quel punto, sono scesi per strada a chiedere aiuto e in breve tempo sono sopraggiunti i soccorsi. I sanitari del 118 hanno fatto il possibile per rianimarlo, ma purtroppo per il piccolo non c'è stato nulla da fare. Ne è stato dichiarato il decesso una volta arrivato al pronto soccorso dell'ospedale di Sanremo dove era stato trasferito d'urgenza.
Avrebbe avuto una crisi respiratoria. Il corpo del bambino, in oltre, pare non presentasse segni di percosse o violenza.
Si attende ora l'autopsia per capire le ragioni del decesso. Del caso si occupano anche i carabinieri della compagnia di Sanremo.
Non si esclude, tuttavia, che si tratti di un caso di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) più comunemente nota come "morte in culla", cioè un decesso improvviso e di natura inspiegabile che si verifica soprattutto tra il primo e il quinto mese di vita del neonato.
Come si legge sul sito ufficiale dell'Istituto superiore di Sanità, non esistono dati nazionali sull’incidenza del fenomeno, mancando un sistema di rilevazione omogeneo; in Italia, in passato, è stata calcolata nell’ordine del 1-1,5‰ dei nati vivi, ma è attualmente in netto declino per la maggior attenzione nel mettere a dormire i neonati in posizione supina. Ora è stimabile attorno allo 0,5‰, ovvero 250 nuovi casi SIDS all'anno.
Tra gli ultimi casi noti, si ricordi la morte improvvisa di una bimba 24 ore dopo le dimissioni post parto a Cagliari.