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Giallo a Portogruaro, cosa sappiamo del bimbo di un anno e mezzo morto mentre giocava sotto casa

I Carabinieri di Portogruaro e del Comando Provinciale di Venezia, che indagano sul caso, non escludono alcuna pista. Giovedì mattina ci sarà l’autopsia del bambino, servirà a “mettere insieme gli elementi che mancano”.
A cura di Matteo Pelliccia
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Si indaga sulla morte del piccolo B., il bambino di un anno e mezzo deceduto a Portogruaro, in provincia di Venezia. Il bimbo è stato portato in fin di vita con un trauma cranico serio in ospedale da uno zio e dalla nonna. Sul caso indagano i Carabinieri di Portogruaro e del Comando Provinciale di Venezia, che hanno spiegato che i medici hanno cercato di fare il possibile per lui, ma purtroppo era troppo tardi.

B. era nato nel 2022, secondo la versione dei familiari sarebbe caduto da un'auto parcheggiata. "Noi, come organo investigativo sotto il coordinamento della procura di Pordenone, non tralasciamo nulla al caso e le indagini sono a 360 gradi", dichiarano gli inquirenti.

Della morte del piccolo, nato in Serbia ma residente nella frazione di Mazzolada, a Portogruaro, per il momento si sa ben poco: chi indaga non esclude l'ipotesi che possa essere sfuggito all'attenzione degli adulti che si trovavano in casa al momento della morte, ma neppure quella che il piccolo possa essere stato travolto da un'auto pirata.

"Siamo in una parte iniziale delle indagini e della ricostruzione: non può escludersi con certezza matematica nessuna pista, sia il dolo che l'incidente casuale", spiegano i carabinieri. Giovedì mattina ci sarà l'autopsia del bambino, che servirà a chiarire meglio l'accaduto.

"Abbiamo disposto l'autopsia sul corpo del bimbo di 18 mesi per verificare la versione dei genitori della caduta dall'alto", ha detto il Procuratore facente funzioni di Pordenone, Maria Grazia Zaina. "Il quesito specifico che abbiamo sottoposto al medico legale Antonello Cirnelli, incaricato dell'esame, sarà fondamentale. Abbiamo chiesto se c'è compatibilità tra la morte del piccino e la caduta dall'alto riferita dai familiari".

Secondo una prima ricostruzione, il bimbo è stato accompagnato immediatamente dopo l'incidente dalla nonna e uno zio: la madre era in casa, mentre il papà era al lavoro. Dai primi accertamenti, l'incidente sarebbe avvenuto nella strada immediatamente dietro al cancello di casa.

Il bimbo apparteneva una famiglia rom di etnia kosovara e religione musulmana risiedente in Italia da più di trent'anni. Il piccolo viveva in una casa a due piani con più di venti familiari, tra cui dieci bambini, "tutti sotto a giocare assieme a lui al momento dell'incidente e i primi a soccorrerlo, avvisando immediatamente i familiari".

Sono stati inutili i tentativi dei medici di rianimare il bambino, morto in ospedale poco dopo il suo ingresso in reparto.

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