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Duplice omicidio Fano

Marito e moglie trovati morti in casa a Fano, è duplice omicidio: lui colpito alla testa, lei strangolata

La scoperta in casa dei due cadaveri: lui aveva la testa fracassata, lei sarebbe stata strangolata. Accertamenti in corso. Oggi dovevano consegnare la casa andata all’asta per i debiti del figlio.
A cura di Susanna Picone
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I coniugi uccisi a Fano
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Due persone sono state trovate morte oggi in una casa di Fano (Pesaro Urbino). Si tratta di due coniugi, marito e moglie. Sono Giuseppe Ricci e Luisa Marconi, di 75 e 70 anni, entrambi pensionati. Si tratterebbe di un duplice omicidio. L'uomo, infatti, avrebbe la testa fracassata con un corpo contundente, la moglie sarebbe stata soffocata forse per strangolamento.

A dare l'allarme il figlio sotto interrogatorio

A quanto emerso, i due cadaveri sono stati scoperti nella mattinata di oggi, lunedì 24 giugno, intorno alle 7,30. Marito e moglie vivevano in un appartamento in una zona residenziale della città, in via Fanella. A dare l'allarme è stato il figlio poco più che 40enne che abita al piano di sopra dell'abitazione. Ha dato lui l'allarme chiamando i vigili del fuoco per sfondare la porta di casa dei genitori che non rispondevano alle chiamate.

L'uomo, che ha dichiarato di essere estraneo all'omicidio dei genitori, è al momento sotto interrogatorio.

Sul posto questa mattina sono intervenuti i vigili del fuoco per l'apertura della porta e poi la polizia nel momento in cui hanno capito che i coniugi erano ormai senza vita. In queste ore sono in corso i rilievi della Scientifica e le indagini della Squadra Mobile della Questura di Pesaro e del Commissariato di Fano. Secondo quanto trapela, nella casa ci sarebbe stata una lotta, con l'uomo che avrebbe tentato di difendersi in tutti i modi senza riuscirci. L'uomo è stato colpito alla tesa da un oggetto pesante ed è morto dopo aver perso molto sangue.

Sul posto anche il capo della procura nonché magistrato di turno Maria Letizia Fucci. La squadra mobile sta ascoltando gli inquilini del palazzo in cui si è consumato il delitto. È arrivato nella casa anche il parroco Don Vincenzo Solazzi, che voleva andare a dare una benedizione ai corpi, ma finora non è stato possibile in quanto sono in corso i rilievi della polizia.

La casa all'asta delle vittime

Stando a quanto emerso finora, le vittime oggi dovevano consegnare la loro casa di 75 mq, andata all'asta nel settembre scorso e venduta a un idraulico per circa 60mila euro. Debiti che aveva contratto il figlio per i quali avevano garantito i genitori con la loro casa. Per gli inquirenti, tutto questo non è un dettaglio da sottovalutare nella ricerca della verità.

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