Giada Russo, morta in un incidente in Porsche: dopo 6 anni arrestata l’amica, guidava senza patente
Era la notte tra il 23 e il 24 settembre del 2017 quando la 21enne Giada Russo perse la vita in un incidente stradale tra Donoratico e San Vincenzo, in provincia di Livorno: l'auto su cui viaggiava, una Porsche al cui volante c'era un'amica Martina Mucci, si schiantò contro un albero. Ebbene, a quasi sei anni di distanza la ragazza è stata arrestata e condotta nel carcere di Pisa: all'epoca 19enne, Martina si era messa alla guida del bolide senza avere la patente.
Come spiega Il Tirreno Martina Mucci era accusata di omicidio stradale e falso materiale (aveva la patente falsa): le manette sono scattate in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Firenze. La giovane dovrà scontare 4 anni e 8 mesi di carcere. In primo grado la ragazza era stata condannata, con rito abbreviato, a sette anni di reclusione, condanna ridotta in secondo grado.
Stando a quanto accertato nel corso delle indagini e del successivo processo, quella notte del settembre 2017, Martina Mucci e Giada Russo salirono a bordo della Porsche, appena noleggiata, che andò a schiantarsi contro un albero: a causa del violento impatto Giada venne sbalzata fuori dall'abitacolo e morì sul colpo. I carabinieri di Donoratico, a seguito dei rilievi e dei dovuti accertamenti, appurarono che Martina Mucci era solita noleggiare macchine di lusso e di grossa cilindrata che guidava con una patente risultata falsa in quanto mai conseguita.
L'inchiesta ha dimostrato che la vettura guidata dall'allora 19enne poco prima dell'impatto procedeva a una velocità di circa 130 chilometri orari, in un tratto di strada lungo la provinciale 39 in direzione sud, dove il limite è di 50 all'ora. Inoltre – come racconta sempre Il Tirreno – lo schianto lungo uno degli alberi che costeggia la strada è avvenuto appena dopo che la potente vettura aveva effettuato il sorpasso di un'altra auto.