Gessica Notaro sfregiata con l’acido, confermata la condanna a 15 anni per Eddy Tavares
La corte di Cassazione ha confermato la condanna a quindici anni di carcere per Jorge Edson Tavares, imputato per aver aggredito con l'acido e perseguitato l'ex fidanzata, Gessica Notaro, nel 2017. Respinto il ricorso presentato dalla difesa del 32enne capoverdiano, condannato, oltre alla pena detentiva, anche all'espulsione.
I fatti sono avvenuti l’11 gennaio 2017, quando Gessica Notaro, modella ex miss e cantante esordiente, è stata aggredita con l'acido dall’ex fidanzato sotto casa della madre a Rimini. La ragazza stava rincasando da una cena con il nuovo compagno, in via Bidente, alla periferia di Rimini, quando, nel buio, intorno alle 22 e 30, ha visto apparire il suo ex, Eddy Tavares. Vestito di nero, con in mano una bottiglia di plastica, non le ha lasciato il tempo di chiedere aiuto, lanciandole sul viso il liquido. La vittima ha avuto la prontezza di citofonare per chiedere aiuto alla madre: "Aiutami, Eddy mi ha tirato l’acido". È seguita una lunga convalescenza nell'ospedale, dove Gessica è stata ricoverata in condizioni critiche per le gravissime ustioni che hanno causato danni seri all'occhio sinistro, sottoposto da quel momento a più operazioni.
Quella di Gessica, purtroppo, è stata una tragedia annunciata. L'allora ventottenne lo aveva già denunciato per stalking, ma alla denuncia era seguito solo un divieto di allontanamento che imponeva all'ex di stare a 50 metri dalla vittima, diviesto che Tavares non ha esitate per portare a termine il suo piano criminale. Gessica Notaro ed Eddy Tavares si erano conosciuti nel parco dei divertimenti di Rimini, dove Gessica lavorava come addestratrice di delfini. Era stata proprio lei a trovare lavoro, come tuttofare, a Eddy che in passato era stato il bodyguard di Lele Mora.
Nel corso della relazione il 31enne rivelò la sua natura violenta che gli era costata, in passato, una denuncia per il maltrattamento di due pitbull e una causa civile per il mancato pagamento degli alimenti della donna con cui aveva avuto un figlio. Dopo l'ennesimo scoppio violento, quando Tavares aveva aggredito e minacciato alcuni colleghi, Gessica aveva deciso di lasciarlo mettendo fine a una convivenza di due anni. In quel momento ebbero inizio i comportamenti persecutori per cui il Pubblico Ministero, dietro denuncia della vittima, chiese il carcere, per vedersi negare la richiesta dal gip che si limitò a disporre una diffida di avvicinamento.