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Gessica Disertore morta su una crociera Disney: perché la famiglia non crede alla versione del suicidio

Salita su una crociera Disney per realizzare i suoi sogni e fare esperienza nel campo della pasticceria il 5 agosto 2023, la 27enne pugliese Gessica Disertore è morta poche settimane dopo. Le autorità statunitensi hanno chiuso il caso come un suicidio, ma la famiglia non crede a questa ipotesi. E, dopo un anno di silenzio, chiede giustizia.
A cura di Redazione
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Gessica Disertore
Gessica Disertore

Articolo a cura di Gabriella Mazzeo ed Eleonora Panseri

Salita su una crociera Disney per realizzare i suoi sogni e fare esperienza nel campo della pasticceria e della ristorazione il 5 agosto 2023, la 27enne pugliese Gessica Disertore è morta a bordo della Fantasy Cruise Line poche settimane dopo.

Il 27 settembre 2023, la giovane, che il giorno della morte aveva fatto tappa a Porto Rico, è stata trovata impiccata con indosso solo la biancheria intima e una cintura stretta al collo nella cabina che condivideva con una collega. Gli investigatori americani hanno subito archiviato il caso come suicidio, ma la famiglia e gli amici non credono che la ragazza possa essersi tolta la vita.

Secondo loro, la vicenda non è stata debitamente approfondita dalle autorità. Sul caso sta attualmente indagando la Procura di Bari e la famiglia Disertore si è affidata all'avvocato Pasquale La Ghezza e al criminologo e criminalista forense Giancarlo Candiano.

Sono diversi, infatti, i dettagli che non tornano. La sera prima di morire, Gessica avrebbe parlato con il fratello Luigi, raccontandogli di essere uscita con alcune amiche per una gita a Porto Rico. Poche ore dopo quella conversazione, la coinquilina avrebbe ritrovato il suo corpo senza vita.

A indagini iniziate, vengono scattate delle foto degli oggetti presenti sulla scena del crimine ma nessuno, come spiega anche il fratello, collocato nella posizione riportata nella ricostruzione degli investigatori.

La cintura presumibilmente usata da Gessica, infatti, è stata fotografata intatta e senza alcun segno sul tavolo della sua stanza. La sedia usata per lasciarsi andare è stata ripresa debitamente riposta sotto la scrivania e gli occhiali da vista di Gessica sono stati immortalati piegati e riposti sul comodino.

I colleghi di Disertore, così come il misterioso ragazzo con il quale aveva iniziato una frequentazione, sarebbero stati sentiti dagli inquirenti americani che però non hanno mai voluto fornire le loro generalità.

La serata a Porto Rico e le ultime ore prima del decesso

“Era una ragazza piena di vita e amata da tutti, l’ho visto nelle chat che abbiamo rinvenuto sul suo cellulare. Gessica raccontava ad amici e parenti di trovarsi bene sulla nave, il lavoro le piaceva molto", ha spiegato a Fanpage.it il dottor Candiano, il consulente che sta seguendo, insieme al legale della famiglia, il caso di Gessica Disertore.

“Il 27 settembre 2023 il padre di Gessica, Michele, viene contattato da una persona dello staff della nave che gli dice che la figlia è stata trovata senza vita nella sua cabina. Michele pensa si tratti di uno scherzo e riattacca. Viene dunque ricontattato e, anche grazie all’aiuto del fratello di Gessica, che dall’inglese traduce per i genitori quanto gli viene detto, la famiglia scopre che la ragazza è stata trovata impiccata con una cintura al collo”, racconta ancora.

Da questo momento in poi la vicenda sprofonda in una serie di contraddizioni di indagine e omissioni da parte di chi la sera prima potrebbe aver visto Gessica viva per l'ultima volta.

Gessica Disertore
Gessica Disertore

Le anomalie nel riconoscimento del corpo

Ai familiari viene detto di andare sul posto per il riconoscimento del corpo oppure che deleghino qualcuno per l'operazione. Ovviamente, la famiglia rifiuta questa opzione. “Volevano, anche se solo per un’ultima volta vedere la propria figlia e sorella”, spiega Candiano.

Qualche giorno dopo, i parenti arrivano nella città di San Juan e si dirigono al Centro di medicina legale, dove però non viene mostrato loro il corpo della figlia ma solo una fotografia. Nell'immagine vedono sul viso di Gessica tumefazioni, lividi e sangue.

Il padre chiede esplicitamente che il corpo di Gessica non venga toccato o truccato perché voleva vedere la figlia come nella foto. Ma il giorno successivo i familiari la ritrovano accuratamente sistemata, vestita e “imbalsamata”. “In più, non è stato fornito nessun materiale e, allo stesso tempo, le prove sono state in parte inquinate perché, non solo hanno effettuato una prima autopsia senza consenso, ma hanno anche imbalsamato la salma", precisa Candiano.

Il corpo è stato riesaminato in Italia circa un mese dopo, nell’ottobre 2023, (l'autopsia disposta dalla Procura è stata eseguita dal professor Francesco Introna) ma i risultati sono arrivati solo pochi giorni fa, a distanza di quasi un anno.

Nelle conclusioni si evidenza come la causa della morte sia "un’asfissia primitiva, meccanica e violenta da attribuire a probabile evento suicidario o accidentale. L’esame tossicologico risulta negativo sotto tutti li aspetti". Ed è proprio nelle conclusioni autoptiche si fa riferimento anche a un eventuale inquinamento dei risultati dovuto al trattamento utilizzato sulla salma durante e dopo la prima autopsia realizzata a Porto Rico.

“Il legale della famiglia, dopo aver raccolto le mie analisi e quelle del dottor Pasquale Bacco, il consulente medico legale, potrà formulare una rogatoria internazionale. Dopodiché le autorità estere dovranno fornire le foto che non hanno consegnato, le immagini riprese dalle telecamere nei luoghi dove è stata la vittima (e vedere se nella stanza con lei è entrato qualcuno), dovranno fornire tutti i documenti che riguardano il caso, anche i risultati dell’esame autoptico”, aggiunge il criminologo.

Tra i nodi da analizzare, c'è quello della scena del crimine non debitamente fotografata e analizzata. Come conferma la famiglia, le fotografie della cabina nella quale Gessica è stata ritrovata non sono fedeli alla ricostruzione fatta dagli inquirenti. Secondo quanto raccontato dalle autorità americane, la 27enne si sarebbe tolta la vita stringendosi una cintura di pelle al collo dopo averla legata all'armadio.

La cintura, però, è stata fotografata debitamente piegata sul tavolo della stanza che la ragazza condivideva con la coinquilina. Sul capo, che dagli scatti visionati dai familiari sembrerebbe nuovo, non sono visibili segni di usura o di trazione. Anche la sedia che la 27enne avrebbe usato per lasciarsi andare è stata fotografata debitamente riposta e gli occhiali che la giovane indossava sono stati immortalati piegati e ordinatamente riposti sul comodino. Un'abitudine che la 27enne, trovata in biancheria intima, non aveva mai avuto.

A trovare il corpo di Gessica la mattina del 27 settembre, sarebbe stata la coinquilina. La giovane, della quale non si conosce il nome, sarebbe stata sentita dagli inquirenti insieme ai colleghi di Disertore e al ragazzo con la quale la 27enne aveva da poco iniziato una frequentazione. Questi dettagli sono stati forniti alla famiglia che però non ha potuto sapere i nomi delle persone interrogate.

Il racconto dei genitori di Gessica e del fratello Luigi

Importante anche la testimonianza della famiglia di Gessica. Il fratello, Luigi Disertore, ha raccontato a Fanpage.it che la sera prima di morire, Gessica aveva lasciato la nave per una gita con le colleghe a Porto Rico.

"Mi era sembrata serena come sempre. Era felice su quella nave, spesso ci raccontava le cose che faceva e i ‘privilegi' che la sua posizione lavorativa comportava. Non ci aveva mai parlato di una possibile frequentazione con un ragazzo, anche perché era probabilmente qualcosa iniziato da poco".

"Gli investigatori americani ci hanno detto che il giorno della sua morte, quel ragazzo non era presente. Non ci hanno voluto fornire il suo nome, ma hanno asserito con una certezza davvero fuori luogo che non era lì. Per noi questo è molto strano. Non sappiamo cosa pensare, probabilmente il fatto che si vedessero da poco lo esclude dalla rosa di possibili ‘sospetti', ma è anche possibile che un rifiuto da parte di mia sorella lo abbia indispettito".

"Io sono convinta che me l'abbiano barbaramente uccisa", ha invece sottolineato la mamma, la signora Patrizia. "Era una ragazza tranquilla, solare, bravissima, tutti le volevano bene. Perché? Per quale motivo? Non sappiamo niente. Continuano a non darci spiegazioni su questa situazione".

"La sentivamo sempre – continua la madre -. La sera prima di morire l’aveva sentita suo fratello, era in giro con le amiche. Poi il giorno successivo ci chiamano e dicono che hanno trovato il suo corpo. Ma non è possibile, mia figlia aveva tanta voglia di vivere. Anche le persone dell’equipaggio, i suoi colleghi, continuano a mandarci messaggi e ci dicono che era felice e andava d’accordo con tutti".

"Io voglio sapere la verità, esigo la verità. Avevamo fatto tanti progetti, voleva aprirsi una piccola pasticceria qui, a casa, aveva fatto tanti sacrifici e voleva tornare da noi e dai suoi nipotini", spiega ancora la mamma.

"Il corpo di nostra figlia lo abbiamo visto tre giorni dopo in una cassa da morto. Io ho richiesto esplicitamente di non toccare il corpo per nessuna ragione e, quando l’abbiamo rivista, sembrava una bambola di cera", ricorda il papà di Gessica, Michele.

"Agli agenti dell’FBI con cui abbiamo parlato abbiamo chiesto dove l'hanno trovata. Loro hanno detto che l’avevano trovata a terra, non impiccata, dicendo che chi era intervenuto aveva cercato di rianimarla. – continua – Ma come è salita lì sopra? Con una sedia, dicono, che però era sotto la scrivania. Ci hanno dato tante versioni diverse".

Entrambi i genitori hanno sottolineato anche l'elemento della stanza trovata perfettamente in ordine. "Nostra figlia era disordinata – raccontano -. Quel giorno, guarda caso, la stanza sembrava essere stata appena pulita".

"Chi dovrebbe darci delle risposte, non sa darcele. – dice il papà – Chi è arrivato per primo? Dove si trovava mia figlia? Perché non ci dicono il nome della persona che l’ha trovata? E se hanno trovato mia figlia alle 5, perché ci hanno contattati solo alle 9.45 (orario del Porto Rico, ndr)?".

"Il corpo di mia figlia era pieno di lividi, aveva segni di pugni sul viso, il labbro spaccato, sulla fronte aveva delle lesioni, come se avesse preso dei colpi. Sui bicipiti aveva segni di dita, come se qualcuno l’avesse stretta. Sul collo aveva anche una striscia di sangue rappreso. Deve aver lottato", spiega la mamma.

"Mi ossessiona sapere il perché. Gessica non aveva nessuna motivazione per fare una cosa del genere. – aggiunge Patrizia – Noi siamo diventati nulla senza di lei, era la nostra vita. Io voglio giustizia, vogliamo sapere la verità".

Il racconto delle amiche d'infanzia di Gessica

Come spiegano anche le amiche di Gessica, Isabelle e Gabriella, a Fanpage.it, la ragazza "era felicissima, entusiasta di fare questa nuova esperienza, per lei era la prima volta. Aveva sempre lavorato in locali stellati, ma quel genere di esperienza l'aveva stancata. Voleva una realtà nella quale poter anche socializzare".

E in effetti, raccontano, Gessica si trova subito bene con i nuovi compagni di avventura. "Era molto contenta, aveva anche fatto amicizia con le colleghe. Ci mandava spesso foto di loro insieme in momenti felici. Si divertiva, si vedeva. Lo raccontava anche alla famiglia, era felice della sua posizione lavorativa anche se era lontana da casa".

La 27enne aveva un contratto da agosto a dicembre per poter tornare in Italia e festeggiare il Natale a casa. "Voleva viversi i nipoti. La prima nipotina aveva potuto vederla davvero poco. Era felice di questo lavoro anche per questo, progettava i prossimi mesi a casa e quello che avrebbe voluto fare in Italia. Non di certo l'atteggiamento di una persona che vuole togliersi la vita".

Il 27 settembre del 2023, però, l'amica Isabelle riceve la telefonata della cognata di Gessica. "Mi ha detto che l'avevano trovata impiccata. Io le avevo parlato fino a qualche ora prima. Il primo istinto è stato quello di dire che si erano sbagliati, che quella non era Gessica. Invece, secondo le autorità, si era suicidata. Conoscendo la nostra amica, ho subito respinto l'ipotesi. Ho chiamato Gabriella per informarla di quanto era successo, ma entrambe ci siamo dette subito che non poteva essere un suicidio".

"Non si sarebbe mai tolta la vita – escludono le amiche -. La conoscevamo da 13 anni, lei era proprio terrorizzata dall'idea di morire senza aver realizzato i suoi sogni. Avevamo trattato l'argomento tra noi anche ai tempi della scuola. Aveva fatto tanti sacrifici per arrivare dove era".

E in effetti, Gessica era molto determinata. Dopo aver finito la scuola, aveva deciso di partire per Francoforte nel 2017, ad appena 18 anni. Da lì, si era trasferita a Lussemburgo e poi a Nizza e Londra, dove aveva iniziato a lavorare nei ristoranti stellati. Dalla capitale inglese, si era trasferita a Parigi e a Edimburgo fino all'imbarco sulla nave da crociera Disney.

Gessica Disertore
Gessica Disertore

"Non abbiamo sospetti su nessuno dei suoi colleghi, ma d'altra parte nessuno parla chiaramente, nessuno ha voluto raccontare quanto successo. Tutti ci hanno detto di trovarsi fuori al momento del ritrovamento del corpo – sottolineano le amiche -. Lo stesso è avvenuto anche con i familiari. Sappiamo solo che il cadavere di Gessica è stato ritrovato dalla coinquilina, ma la compagnia si rifiuta di dare il suo nome e i suoi dati. Gli altri membri dello staff non vogliono parlare per paura di essere licenziati. Questa coinquilina sembra essere sparita nel nulla".

Secondo quanto raccontano le amiche, la ragazza non aveva neppure mai fatto riferimento a liti o disagi con colleghi o membri dello staff. "Era proprio felicissima, per lei era tutto perfetto. Non ci ha mai confidato di problemi con altre persone a bordo, assolutamente".

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