Germania: burocrazia efficiente e pioggia di soldi a fondo perduto
Il governo tedesco ha dato il via libera ad un nuovo pacchetto di aiuti per l’economia. Mentre il numero dei contagiati da Covid-19 in Germania ha superato quello della Cina, il tasso di mortalità tedesco continua a rimanere relativamente basso. Sul territorio tedesco non esiste ancora un vero e proprio lockdown. “Si può uscire con la famiglia, si può correre, non c’è l’obbligo della mascherina – spiega Selmo, un italiano trasferitosi a Monaco di Baviera 7 anni fa -, bisogna però mantenere le distanze dagli altri e evitare aggregazioni”. Per chi viola queste regole e viene pizzicato dalla polizia tedesca, il prezzo da pagare è salato. “Le forze dell’ordine possono multare fino a 25 mila euro a persona per chi non rispetta le norme – continua Selmo – C’è da dire che qui le persone hanno un senso civico molto spiccato ed è veramente difficile che qualcuno non rispetti delle regole ufficiali”.
Pioggia di denaro per Pmi, partite Iva e autonomi
Per disincentivare l’aggregazione sociale, molte attività commerciali sono state chiuse. Così, anche l’economia tedesca da qualche settimana ha iniziato ad accusare il colpo e il Governo ha tirato fuori l’artiglieria pesante, mettendo in campo una manovra, la più grande mai varata nel dopoguerra, che prevede diversi interventi a favore dell’occupazione e delle aziende colpite. Tra le misure economiche adottate, anche l’ormai famoso bonus di 5 mila euro per i lavoratori autonomi e per le piccole medie imprese che hanno fino 5 dipendenti a tempo pieno. A questo bonus si aggiunge un fondo federale da 9mila euro, che raggiunge quota 15mila per le imprese che hanno tra 5 e 10 dipendenti. Un mix di fondi locali e federali messi in campo per sostenere l’economia. Nessun limite di reddito per accedere ai bonus e ai fondi, nessun sito in tilt. E’ questa la ricetta tedesca che permette ad aziende e partite Iva di sopravvivere alla paralisi economica. Non solo. Alle aziende è stato già restituito anche l’anticipo dell’Iva. “Lo Stato sta aiutando in modo reale e concreto chi è in difficoltà: i soldi messi a disposizione, tra bonus e fondi federali, non sono noccioline".
Disoccupazione e "corona-congedo"
Ai disoccupati o agli autonomi che vorranno chiedere sussidi per la disoccupazione non verrà richiesto l'esame del patrimonio per sei mesi. C'è spazio anche per le famiglie, alle quali sarà concesso un "corona-congedo" per sopperire ai redditi mancanti e per consentire loro di accudire meglio i figli rimasti a casa dopo la chiusura delle scuole. Si tratta, quindi, di un congedo parentale al 67% dello stipendio. Inoltre, finché l'emergenza Coronavirus sarà in essere, nessuno potrà essere sfrattato.
Burocrazia snella ed efficiente
Insomma, la burocrazia è stata messa da parte per contrastare gli effetti di questa ecatombe economica. “C’è un form da compilare sul sito governativo per accedere al bonus – spiega Selmo -. Una volta compilato e inviato, nel giro di un paio di giorni, i soldi vengono versati direttamente sul conto corrente del richiedente attraverso bonifico bancario. Un mio amico che lavora in un bar, nel giro di 3 giorni, ha già ricevuto l’accredito dell’importo. In generale la burocrazia in Germania è più snella ed efficiente rispetto a quella italiana”.