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Geo Barents ha soccorso 80 persone: ci sono due morti e tre dispersi. Assegnato il porto di Bari

Un’altra tragedia in mare. La Geo Barents è riuscita a portare in salvo 80 persone: ma due persone non ce l’hanno fatta, e tre migranti risultano dispersi.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO:

Alla nave Geo Barents della Ong Medici Senza Frontiere è stato assegnato il porto di Bari. Un approdo lontano quello indicato dalle autorità italiane "nonostante le molteplici richieste di assegnazione di un porto più vicino per sbarcare gli 85 sopravvissuti rimasti a bordo, compresi i bambini non accompagnati", ha denunciato su X lo staff della organizzazione.

"Invece di fornire assistenza cruciale nel più breve tempo possibile a decine di sopravvissuti estremamente scioccati che hanno assistito alla morte o alla scomparsa in mare di parenti e compagni di viaggio – prosegue la Ong – le autorità italiane li stanno costringendo a giorni di navigazione non necessari". Sulla Geo Barents ci sono anche i corpi senza vita di due donne che non sono sopravvissute alla traversata e che erano "in cerca di sicurezza e di una vita migliore in Europa e la cui dignitosa sepoltura viene ritardata ingiustificatamente". 

La Geo Barents ha soccorso 80 persone in due diverse operazioni. Il bilancio è pesantissimo: due persone sono morte, tre risultano disperse. "Ieri notte il nostro team ha assistito a una nuova tragedia nel Mar Mediterraneo", si legge sul profilo social di Medici Senza Frontiere, che ha aggiunto: "Nella notte 80 persone assistite in 2 critiche operazioni di soccorso. Una persona è stata trovata morta, un'altra è morta a bordo della Geo Barents".

Il team aveva ricevuto una segnalazione da Alarm phone per un gommone in pericolo, nelle vicinanze dal quale sono state soccorse 60 persone e su cui è stato purtroppo trovato un migrante morto. Un sopravvissuto in condizioni critiche è morto poco dopo il soccorso. Seguendo le istruzioni delle autorità italiane di coordinarsi con quelle tunisine, la nave Geo Barents ha proseguito verso una piattaforma petrolifera dalla quale sono state soccorse 19 persone in difficoltà. I 19 sopravvissuti hanno raccontato allo staff di Medici Senza Frontiere che la loro imbarcazione aveva iniziato a riempirsi d'acqua, quindi hanno nuotato fino alla piattaforma petrolifera per salvarsi. Tre persone che viaggiavano con loro sono rimaste sulla barca in difficoltà che è andata alla deriva.

"Ci stiamo prendendo cura dei sopravvissuti e dopo queste e esperienze traumatiche. Abbiamo chiesto di sbarcare nel luogo sicuro più vicino possibile per garantire una sepoltura dignitosa alle persone decedute e cure adeguate e rapide ai sopravvissuti", ha scritto sempre su X la ong Medici Senza Frontiere, facendo un resoconto delle due diverse operazioni di salvataggio.

Come fa sapere Msf, uno dei naufraghi nel pomeriggio di domenica è stato evacuato in elicottero per ricevere le necessarie cure mediche. È stato portato in un ospedale a Malta: "Evacuato in elicottero verso un ospedale di Malta uno dei sopravvissuti soccorsi ieri sera. Aveva bisogno di ricevere cure adeguate dopo aver mostrato un peggioramento delle condizioni mediche questa mattina".

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