Geo Barents, 439 migranti ancora in mezzo al mare senza un porto sicuro
La nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere continua a rimanere in mare, con 439 migranti a bordo e nessun porto sicuro assegnato. Oramai è da 8 giorni che le richieste al governo italiano e a Malta vengono respinte. Ne sono state fatte in tutto sei, dopo i salvataggi iniziati lo scorso 19 gennaio, ma ancora nulla. Intanto l'imbarcazione, che ospita anche 117 minori non accompagnati (il più piccolo ha appena due mesi), ha trovato riparo dal maltempo in mare davanti alle coste della Sicilia.
«Di notte qui fa freddo- fa sapere il team dell'Ong- la situazione a bordo della nave diventa sempre più complicata. Chiediamo al governo italiano l'assegnazione di un porto sicuro».
Geo Barents, tra i migranti attacchi di panico e problemi psicologici
I volontari parlano di attacchi di panico frequenti e un forte stress psicologico. «Il team medico – dice Riccardo Gatti, responsabile delle operazioni di soccorso della nave – sta cercando di fornire le prime cure e di mantenere i casi clinici stabili, ma la situazione è veramente difficile. Quello che stiamo vivendo a bordo è la difficoltà crescente a livello psicologico, ci sono casi limite».
Nelle ultime ore ancora nessun passo avanti con i governi, anzi. «Adesso non stiamo ricevendo più nessuna risposta – denuncia Gatti – Ci chiediamo: da dove proviene questa mancanza di cura e sostegno nei confronti di persone bisognose? Non riusciamo a capire perché continuiamo a ricevere ripetuti silenzi dalle autorità italiane dopo aver ricevuto i dinieghi delle autorità maltesi». Secondo Medici Senza Frontiere «le convenzioni e le leggi del mare parlano chiaro, i Paesi costieri hanno il dovere di prestare assistenza a qualsiasi persona si trovi in pericolo in mare, compreso garantire lo sbarco delle persone soccorse in un luogo sicuro. Malta ha ripetutamente mancato di adempiere a questo obbligo». L'ong continuerà a fare pressione sperando di ottenere subito l'indicazione di un porto sicuro.
A Lampedusa, nel frattempo, proseguono gli sbarchi: l'ultimo, due giorni fa, è stato di 280 persone, con a bordo anche sette cadaveri.