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Genova: ragazza finisce in ospedale dopo aver bevuto acqua contenente ammoniaca

Compra una bottiglia d’acqua, beve e si sente male: portata d’urgenza in ospedale, dove ora è ricoverata in coma farmacologico, la ragazza non rischia la vita. Nella bottiglietta presente una quantità di ammoniaca.
A cura di Daniela Caruso
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Una ragazzina di quindici anni ha comprato una bottiglia d’acqua: dopo qualche sorso, la ragazza si è sentita male ed è stata trasportata con urgenza all’Ospedale San Martino, dove ora è ricoverata in rianimazione. L’acqua da lei ingerita conteneva ammoniaca. La giovane si stava dirigendo al campo sportivo di Albaro per il suo consueto all’allenamento di calcio. Ha rischiato l’avvelenamento Giulia, la quale, dopo aver sorseggiato l’acqua mista ad acido, ha subito avvertito un bruciore alla gola e difficoltà respiratorie. La bottiglia d’acqua è stata sequestrata dalla Polizia di Prevenzione Generale della Questura, che è già a lavoro per capire come sia potuta accadere una cosa simile e individuare, di conseguenza, i soggetti responsabili di questo incidente e le evidenti distrazioni che si sono operate durante il processo di produzione dell’acqua. Non si esclude che l’ammoniaca sia stata immessa nella bottiglietta da uno squilibrato.

La ragazza ora è in coma farmacologico e pertanto non può fornire spiegazioni in merito al brutto incidente che ha subito. La Polizia, intanto, sta cercando di ricostruire i fatti, facendo appello alle testimonianze delle persone presenti sul posto, tra cui l’amica che era con Giulia, che in merito ha dichiarato: “In un attimo ha gridato ‘mi brucia la bocca’”. Dopo aver pronunciato queste parole, la ragazza si è subito messa le mani al collo, in quanto sentiva qualcosa che le impediva di respirare correttamente. L’amica di Giulia, però, ha aggiunto anche un particolare che non lascia di certo indifferenti gli inquirenti: “Quando ha preso la bottiglietta, mi ha fatto notare che il tappo era svitato, ma non si è preoccupata perché ha pensato di averlo fatto lei e di non ricordarsi quando”. La ragazza non rischia la vita.

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