Genova, punto da un calabrone va in choc anafilattico: grave 33enne, è in rianimazione

La puntura di un calabrone potrebbe risultare fatale per un uomo di 33 anni, che è ricoverato da questa mattina in gravi condizioni all'ospedale San Martino di Genova. Il paziente, di origine moldava, sarebbe andato in choc anafilattico dopo la puntura dell'insetto e al momento sta ricevendo le cure del caso nel reparto di rianimazione. E' intubato e la sua prognosi è riservata.
L'uomo si trovava a Ruta di Camogli, dove abita, quando è stato punto dal calabrone. Subito dopo ha avvertito un senso di malessere generalizzato e così ha chiesto aiuto ad alcuni volontari che si trovavano nei pressi della sua abitazione. Questi ultimi hanno allertato il 118, che l'ha trasferito in codice rosso al San Martino. I sanitari non hanno rivelato informazioni aggiuntive. Si ricordi che il calabrone è la più grande delle vespe europee e nordamericane, è carnivoro e predatore come altri della sua specie. Solo la femmina punge, poiché il maschio è privo di pungiglione: quando ciò avviene riesce a iniettare nel corpo dell'uomo solo una dose minima di veleno che generalmente non comporta particolari problemi, a meno che a causa di allergia o ipersensibilizzazione pregressa non si verifichi una pericolosa reazione anafilattica. Tra i sintomi più comuni ci sono dolore cutaneo, difficoltà respiratorie e affanno. In alcuni casi la puntura di calabrone può essere addirittura mortale.