Genova, nuovo sversamento nel Polcevera: sostanza infiammabile non identificata
Di nuovo emergenza ambientale a Genova, dopo l'allarme scattato nei giorni scorsi a causa di una rottura di una tubatura della Iplom e la fuoriuscita di petrolio nelle acque del Polcevera. I vigili del fuoco sono al lavoro con il nucleo Nbcr e l'aiuto di ruspe a causa dello sversamento di una sostanza infiamabile nello stesso torrente, in zona San Quirico. L'area si trova a circa un chilometro da quella dello sversamento dello scorso 17 aprile. Gli abitanti della zona avevano lamentato un forte odore di petrolio, all'altezza del centro commerciale intorno alle 19 di questa sera. "Piove sul bagnato. Appena mi hanno detto del petrolio ho pensato subito a Fegino. Sono venuto qua subito. Speriamo che si risolva presto questo problema", ha detto un residente della zona, Pasquale Costa.
Al momento non è stato individuato il tipo di sostanza presente nelle acque, né la provenienza. Il sospetto è che possa trattarsi di benzina. Nella zona ci sono i depositi di idrocarburi della raffineria Sigemi e dell'azienda Sdp, anche se per il momento le due attività produttive non sembrano avere collegamenti con lo sversamento di idrocarburi. L'area è stata cosparsa di schiumogeno ed è stato creato un invaso stendendo a valle delle panne assorbenti. Successivamente si procederà ad aspirare la sostanza. Sono ignote anche le quantità di idrocarburi sversati, anche se, come ha precisato l'assessore comunale Gianni Crivello, "non è paragonabile a quella dello sversamento di Fegino, ma ancora non si capiscono le cause". Non si esclude neanche un intervento doloso, come lo svuotamento o il lavaggio di una cisterna, o l'incidente.