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Genova, neonato inglese malato di cuore salvato al Gaslini: “A Londra lo avevano dato per spacciato”

I medici inglesi avevano giudicato non operabile la cardiopatia di un bambino di 6 mesi; l’intervento tuttavia è stato eseguito con successo dal cardiochirurgo Guido Michielon all’ospedale Gaslini di Genova.
A cura di Davide Falcioni
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I medici inglesi l'avevano dato per spacciato, perché la sua cardiopatia sarebbe stata non operabile alla sua età – appena sei mesi di vita – e le probabilità di trovare un piccolo cuore erano praticamente nulle. Tuttavia i genitori di Adam (nome di fantasia) – un bambino di Londra – non si sono arresi e hanno tentato il tutto per tutto rivolgendosi all’ospedale Gaslini di Genova, dove il bimbo è stato operato con successo lo scorso 17 luglio dal cardiochirurgo Guido Michielon. Adam ora è fuori pericolo.

"Sono stati eseguiti due interventi combinati in un'unica procedura ad alta complessità che ho appreso durante il training negli Usa con il professor Norwood, il luminare che l’ha ideata e realizzata per la prima volta", ha spiega Michielon, come riportato da Il Secolo XIX. Adam era stato già sottoposto a un intervento palliativo di breve prospettiva in fase neonatale. Proprio le cure palliative secondo i medici britannici potevano essere l'unica soluzione per un bambino così piccolo, messo in lista d'attesa per un trapianto di cuore ma che difficilmente avrebbe avuto la forza di superare un simile intervento.

Sempre il dottor Michielon il 26 luglio ha eseguito un altro intervento molto complesso su un ragazzo di 23 anni con vizio congenito della valvola aortica, associato a dilatazione dell’aorta ascendente e della radice aortica. Si è trattato del primo intervento chiamato “Ross-PEARs” in Italia. Questa procedura – spiega il Gaslini in una nota – "prevede che all’intervento di Ross, che consiste nell’autotrapianto della radice polmonare in sede aortica, sia abbinato il posizionamento di un supporto personalizzato esterno in polietilene creato su ricostruzione 3D da angio-TAC della radice polmonare del paziente (PEARs, Personalised External Aortic Root support). Questo supporto esterno non è un dispositivo industriale prodotto in larga scala, ma viene costruito ad hoc in laboratorio, riproducendo esattamente la morfologia e la struttura dalla radice polmonare del paziente".

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