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Genova, Maria e Amina: due ragazze ricoverate per overdose da crack: “Situazione critica”

Cresce il numero di casi di overdose fra persone giovanissime in città. Negli ultimi sei mesi tre morti per overdose fra studenti.
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Due donne straniere sono state ricoverate d'urgenza per una grave overdose da crack all'ospedale Galliera di Genova. Si chiamano Maria e Amina, rispettivamente di 24 e 22 anni, la prima originaria dell'Ecuador, la seconda del Marocco. Da lungo tempo le due ragazze abitavano nel capoluogo ligure. Per fortuna dopo poche ore Maria è stata dimessa, mentre Amina è rimasta in osservazione perché il suo fisico era molto debilitato.

"Siamo di fronte a due situazioni critiche che fortunatamente sono state trattate in maniera tempestiva: sia nel primo soccorso che in corsia" spiega Paolo Cremonesi, primario del reparto di primo intervento all’ospedale Galliera. Resta alto comunque il campanello di allarme per l'eccessivo abuso di droghe da parte di ventenni e nel peggiore dei casi minorenni.

Effettivamente se analizziamo le statistiche i numeri sono chiari: solo a Genova negli ultimi sei mesi sono morte per overdose tre studentesse fra i 16 e i 17 anni (in due frangenti stroncate dal crack, in uno dall’ecstasy), mentre altre sette sono state salvate per un soffio. Dieci casi estremi che hanno avuto per protagoniste sempre ragazze, di età mai superiore ai 24-25 anni, ai quali vanno aggiunti una serie di allarmi “minori” che spiegano perché il Sert (Servizio per le tossicodipendenze) del capoluogo ligure abbia in cura oggi oltre 600 giovani d’età inferiore ai 25 anni, di cui 150 nella fascia a cavallo fra i 15 e i 19.

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